Emozioni di gusto
Tempo d'autunno e tempo di pecorini sulle tavole degli italiani
La pregiata materia prima utilizzata per la produzione di questi prodotti, il latte ovino, proviene dalla Pecora Sarda, una razza ovina autoctona che vanta origini antichissime
09 ottobre 2020 | C. S.
L’autunno si avvicina, la stagione perfetta per gustare in compagnia un buon comfort food: non solo piatti della tradizione, ma anche nuove ricette e rivisitazioni. Per dare quindi sfogo alla creatività e provare nuovi abbinamenti, si propongono di seguito delle ricette con i prodotti protagonisti della campagna 3 Pecorini: Pecorino Romano DOP, Pecorino Sardo DOP e Fiore Sardo DOP.
A proposito di questi 3 incredibili formaggi…
Le radici storiche di questi formaggi si sviluppano in Sardegna, da sempre territorio particolarmente adatto alla pastorizia e luogo in cui la tradizione casearia ha trovato il suo maggiore sviluppo. La loro ricetta ha 2.000 anni, e viene tutt’ora custodita e preservata dai casari sardi che portano avanti questa tradizione secolare.
La pregiata materia prima utilizzata per la produzione di questi prodotti, il latte ovino, proviene dalla Pecora Sarda, una razza ovina autoctona che vanta origini antichissime. Discendente del Muflone selvatico, nel corso della sua evoluzione si è adattata perfettamente al suo territorio selvaggio, caratterizzato da una morfologia collinare e montuosa. Anticamente allevata per la produzione di latte, di carne e di lana, dai primi del Novecento, la pecora Sarda è oggi allevata prevalentemente per la produzione di latte.
L’alta qualità e l’unicità dei tre formaggi ovini sardi è stata certificata nel 1996 con il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) ottenuto dall’Unione Europea, il marchio D.O.P. viene infatti assegnato esclusivamente a quei prodotti agricoli ed alimentari le cui fasi del processo produttivo sono strettamente legate alla storia, alla cultura e all’ambiente propri di un’area geografica delimitata e che risultano conformi a un Disciplinare di Produzione.
3 preparazioni salate con i 3 Pecorini per l’autunno
Zuppa di cipolle e Pecorino Romano DOP
INGREDIENTI (per 4 persone)
800 g di cipolle dorate
1 foglia di alloro e 4 di salvia
70-80 g di pancetta affumicata
55 g di farina
2 l di brodo vegetale
100 g di Pecorino Romano DOP grattugiato
8 fettine di pane casereccio
olio extravergine d’oliva
sale, pepe
PREPARAZIONE
Preparazione 40 minuti
Cottura q.b.
Per 4 persone
Affettate le cipolle dopo averle sbucciate. Rosolatele per alcuni minuti in olio con 40 g di pancetta e le aromatiche, poi ricoprite con il brodo vegetale. Salate poco e pepate. Dopo 25 minuti di cottura, frullate tutto e unite la farina mescolando per stemperarla. Riportate sul fuoco e addensate la zuppa. Allineate il pane su una placca, conditelo con 80 g di Pecorino Romano DOP e passate in forno a 190°. Distribuite la zuppa nei piatti, rifinitela con olio e il Pecorino Romano DOP rimasto, alcuni cubetti di pancetta tostata a parte in padella, aggiungete le bruschette e servite.
Risotto allo zafferano e Pecorino Sardo DOP
INGREDIENTI (per 6 persone)
500 gr. di riso varietà carnaroli
1 litro abbondante di brodo vegetale
100 gr di Pecorino Sardo DOP Dolce
100 gr di Pecorino Sardo DOP Maturo
1 cipolla di media grandezza
Olio extra vergine di oliva
1,5 gr di zafferano
1 bicchiere di vino bianco secco
Sale q.b.
PREPARAZIONE
Preparare un brodo vegetale. Tritare finemente la cipolla. Ridurre in cubetti il Pecorino Sardo Dolce e grattugiare il Pecorino Sardo Maturo. In un tegame basso e largo versale l’olio extra vergine di oliva e il trito di cipolla. Rosolare sino ad appassimento. Aggiungere il riso e scottarlo, rimestando di continuo con un cucchiaio di legno. Versare il vino bianco e continuare a rimestare sino ad evaporazione. Aggiungere metà del brodo sino ad evaporazione. Aggiungere metà del brodo unitamente al sale e allo zafferano. Lasciare cuocere per circa 15 minuti ancora rimestando e integrando gradualmente il brodo. A pochi minuti dal completamento della cottura, inserire i cubetti di Pecorino Sardo Dolce. Mantecare e spegnere. Servire caldo spolverandovi sopra il Pecorino Sardo Maturo grattugiato.
Strudel con Fiore Sardo DOP, patate e asparagi
INGREDIENTI (per 4 persone)
1 confezione di pasta sfoglia
150 g di Fiore Sardo DOP
1 patata (200 g circa)
10-12 asparagi mondati (150 g circa) e lessati
50 g di speck cubettato
prezzemolo e maggiorana tritati
sale, pepe
olio extravergine d’oliva
tuorlo e latte per pennellare
PREPARAZIONE
Preparazione 30 minuti
Cottura q.b.
Sbucciate e tagliate a fette sottili la patata. Sbollentatela in acqua salata, poi sgocciolate le fette, asciugatele, ungetele e profumatele con il prezzemolo e la maggiorana, sale e poco pepe. Dividete a tocchetti gli asparagi e saltateli in padella con lo speck e un goccio d’olio. Grattugiate metà formaggio e tagliate a bastoncini il restante. Aprite la pasta sfoglia sul piano di lavoro e ritagliatene alcune strisce per la decorazione. Su un lato della sfoglia distribuite le fette di patata miscelate a 2 cucchiai di Fiore Sardo grattugiato, poi sovrapponete gli asparagi, il formaggio grattugiato rimasto e quello a bastoncini. Arrotolate lo strudel saldando bene i bordi, poi decoratelo con le strisce di pasta sfoglia incrociandole in superficie. Trasferite la preparazione sulla placca protetta con carta-forno, pennellate la sfoglia con 1 tuorlo sbattuto con 3 cucchiai di latte e infornate a 200° per 20 minuti, poi proseguite la cottura per 10 minuti con forno statico e calore solo dal basso.
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