Emozioni di gusto

A Tivoli un nuovo Presidio Slow Food: l'uva Pizzutello

A pochi chilometri da Roma un’uva da tavola dolcissima, dalla forma inconsueta e dalla storia lunghissima. È addirittura nelle pagine della “Naturalis Historia” dello scrittore latino Plinio il Vecchio

11 settembre 2020 | C. S.

Si chiama Pizzutello ma a Tivoli, dove ha trovato il clima e il terreno ideale per crescere, i più anziani la chiamano soltanto “uva corna”. Il motivo? Semplice: la forma dei suoi acini, allungati e leggermente ricurvi, che la rendono inconfondibile. Quest’uva da tavola, dalla buccia sottilissima e croccante di colore verde pallido e dalla polpa dolce e succosa, nel Tiburtino è una vera e propria istituzione. Così importante da essere stata offerta in dono a due diversi pontefici, Leone XIII e Pio X, nel corso degli ultimi tre secoli. Ma le tracce della storia del Pizzutello, appena divenuto Presidio Slow Food, ci riportano indietro nel tempo fino a un’epoca storica ancora più lontana. 

Un tuffo nel passato
È addirittura nelle pagine della “Naturalis Historia” dello scrittore latino Plinio il Vecchio, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, che compaiono le prime testimonianze di una tipologia di uva coltivata nel territorio di Tivoli e Pompei che sembrerebbe essere riconducibile al Pizzutello. 

La certezza che si trattasse proprio di “uva corna” non c’è, così come non è accertata l’eventualità che questa varietà sia invece arrivata a Tivoli dalla Francia, importata dal Cardinale Ippolito d’Este nel XVI secolo, quando costruì proprio in questa località poco distante da Roma la sua abitazione, Villa d’Este. Di certo c’è che nell’orto di questa villa - che oggi è un bene protetto dall’Unesco - veniva coltivata la vite di Pizzutello, per la sua bellezza oltre che per la sua bontà. Ed è proprio nella via che corre alle spalle della Villa, cioè la Strada degli Orti, che ancora oggi vi sono gli appezzamenti di terra coltivati a questa varietà.

Niente vigna, ma pergolati
"Il Pizzutello lo coltiviamo negli orti, non nelle vigne", spiega Bruna Grossi, referente dei sei produttori storici che aderiscono al Presidio Slow Food, per un totale di circa 25 quintali annui di uva. In altre parole, significa che non si pianta a filari, bensì a pergole, sulle quali si aggrappano le viti, sotto le quali invece talvolta vengono seminate lattuga, fave e piselli. Accanto a loro, poi, spesso ci sono le rose, custodi e sentinelle delle uve che colorano e profumano gli orti tiburtini.

Nei decenni, questi caratteristici pergolati hanno contribuito a rendere unico e prezioso il paesaggio di questo angolo di Lazio: tradizionalmente, come pali di sostegno, si usavano infatti forcinotti di castagno, e per legare le piante si usava un’erba locale, la cosiddetta “cartica”. Elementi, questi, che i produttori di oggi continuano a tramandare di generazione in generazione, e che rappresentano un tratto distintivo di quest’area. 

Il Presidio Slow Food dell’uva Pizzutello di Tivoli, d’altronde, non celebra soltanto il prodotto di una terra fertile, ma intende anche tutelare il paesaggio agrario e fungere da ulteriore vetrina per un’area dalla già notevole vocazione turistica. "Questo riconoscimento è punto di partenza per continuare a valorizzare l’enorme potenziale che abbiamo nel territorio Tiburtino e nella Valle dell’Aniene, consapevoli che ogni alimento è anche un bene culturale oltre che gastronomico" spiega Gabriella Cinelli, referente della

Il Settembre Tiburtino
Ogni anno, alla fine dell’estate, Tivoli celebra la propria uva più tipica con la Sagra del Pizzutello. Una tradizione storica che quest’anno ricorre il 12 e 13 di settembre, quando si potrà degustare l’uva appena colta e anche quella trasformata in confettura. La dolcezza di questo frutto - "che scrocchia", come dice la produttrice Bruna Grossi, cioè che va letteralmente addentata per quanto è croccante - la rende ottima per molti usi in cucina.
L’intero mese di settembre è però un susseguirsi di appuntamenti organizzati dalla Condotta Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene e dalla Comunità Slow Food delle uve Pizzutello: dalle passeggiate tra gli orti ai tour in bicicletta, fino naturalmente all’appuntamento con l’Archeo-Mercato della Terra di Tivoli e Valle dell'Aniene.

Potrebbero interessarti

Emozioni di gusto

Olio di Giò: il buon cuore di Olearia San Giorgio per la Fondazione Clara Travia Cassone

Per ogni acquisto è stato devoluto 1 euro alla Fondazione Clara Travia Cassone, che opera in Malawi offrendo strutture, formazione e rette scolastiche ai bambini in difficoltà

14 aprile 2025 | 10:00

Emozioni di gusto

Olea, cultivar stories: l'unione di tre donne per raccontare l'olio di oliva

Tre produttrici, tre territori, tre cultivar: con la collezione OLÈA - Cultivar Stories, Bonverre celebra l’eccellenza dell’olio extravergine d’oliva attraverso il lavoro e la passione di Stefania Cannavera, Federica Pascali e Daniela Diliberto

05 marzo 2025 | 16:00

Emozioni di gusto

L’olio “Inclusivo” al G7 dell’Umbria di ottobre

L’olio “Inclusivo” sarà offerto nel corso della degustazione presso il Castello di Solfagnano dedicata ai ministri rappresentanti dei sette paesi membri il prossimo 15 ottobre

10 ottobre 2024

Emozioni di gusto

Harmonia Mundi, il primo spumante prodotto a San Francesco della Vigna, il vigneto urbano più antico di Venezia

Santa Margherita, iconico marchio vinicolo veneto, rafforza il legame con Venezia e con lo storico convento francescano producendo 1.107 bottiglie numerate

06 giugno 2024

Emozioni di gusto

Olio extra vergine di oliva nel caffè: Starbucks ha fatto da apripista

Anche Almazaras de la Subbética si lancia nella proposta di un olio extra vergine di oliva che può integrarsi nel caffè o in qualunque altra bevanda calda, tanto che il motto è “portare il vostro latte a un altro livello"

12 febbraio 2024

Emozioni di gusto

Oltre alla Nocellara del Belice c'è di più, alla scoperta delle varietà minori di olivo siciliane

Tonda Iblea e Nocellara del Belice rappresentano probabilmente le varietà più conosciute ma Moresca, Rizza, Crastu sono la nuova frontiera degli oli extra vergini di oliva siciliani

01 febbraio 2024 | Giosetta Ciuffa