L'olio del Sindaco Gabriele Florindi

Città Sant'Angelo è un borgo incantevole, sulle prime colline alle spalle di Montesilvano e Pescara.

Già Plinio, nella sua Naturalis Historia, descriveva come le genti di questi territori si dedicassero alla coltivazione della vite ed allo sfruttamento delle saline. Si sa, però, che dove c'era la vite esisteva, anzi coabitava, anche l'olivo.

Tra le prelibatezza locali, la mostarda angelese che si ottiene sposando sapientemente i frutti maturi di senape e l'uva al mosto che arde (dixerunt mustum ardens hinc mustardum), e che a Bologna ha rallegrato addirittura la mensa del Bonaparte, richiamando l'attenzione e meritando le lodi persino di un simile, notoriamente distratto ed indaffarato, commensale. Una tipicità che meritò la medaglia d'oro del Ministero dell’Agricoltura e Commercio nell’Esposizione Agraria Regionale Abruzzese del 1870.

Oggi che c'è però da valorizzare un prodotto rimasto spesso ai margini, il Sindaco di Città Sant'Angelo non si tira indietro, anzi avanza una simpatica e originale proposta: "L'olio del Sindaco".

Leggiamo dalla controetichetta: "Questo è un omaggio di Gabriele Florindi ai sapori e profumi del nostro territorio. Quest'Olio Extra Vergine è il frutto delle olive che cura con grande passione".

Si tratta di una bottiglia da 100 ml, non destinata alla vendita, ma che rappresenta un biglietto da visita quantomai gradito per gli ospiti del borgo e dei numerosi eventi che qui si realizzano, come la premiazione del concorso Olio Capitale.

Olio dal fruttato medio, più verde che maturo, connotato da sentori verdi, di macchia mediterranea e carciofo. Al palato è fresco, richiamando l'erba di campo e il carciofo, con un finale di mandorla verde. A un tono amaro, di media intensità, piacevole e non pesistente si sposa un piccante lievemente più accentuato ma non squilibrato.

Città Sant'Angelo

Un tour storico per Città Sant'Angelo