Emozioni di gusto 16/06/2012

“Sciavuru d’Aliva” al profumo di pomodoro canta vittoria

“Sciavuru d’Aliva” al profumo di pomodoro canta vittoria

E’ un extra vergine Dop Valle del Belice. Viene prodotto da Gianfranco Tuoro a Castelvetrano. Nasce da una scommessa che possiamo dire vinta a pieno titolo da un giovane che ci crede fortemente. Il futuro dell’olivicoltura italiana non è una chimera, ci vuole solo coraggio e determinazione


Ho conosciuto Gianfranco Tuoro a Olio Officina Food Festival. Sin dalle prime battute ci siamo intesi su un punto cruciale: l’Italia ha bisogno di testimonianze di fede. Proprio così: di fede. Già, perché se non ci si crede per davvero nel futuro, non si va da nessuna parte. Soprattutto in olivicoltura cè bisogno di chiarezza di idee e di convinzione.

Ci vuole animo, ecco: animo e tanto coraggio. Quella determinazione richiesta dal momento storico che stiamo vivendo, che non tutti riescono a dare. Molti preferiscono lamentarsi piuttosto che agire. Tuoro sembra intenzionato ad agire e a lasciare un utile segno per chi vuole emularlo.

I lettori di Teatro Naturale già lo hanno conosciuto. Ricordate l’intervista quale “Figlio della Terra”? Il giovane chef tramutato in olivicoltore. Cliccate qui per leggerla.

L’olio? E’ un monovarietale Nocellara del Belice. Ha nome Sciavuru d'Aliva, come l'azienda.

All’assaggio si presenta verde tenue dai riflessi dorati, limpido. Al naso ha profumi fruttati mediamente intensi, freschi e puliti, verdi, con sentori di pomodoro maturo e frutta bianca. Al palato è morbido e armonico, con note amare e piccanti ben dosate, gusto vegetale. In chiusura richiami di sedano e mandorla, una lieve punta piccante.  

 

di Luigi Caricato

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