Emozioni di gusto 28/01/2012

Anche dall'agricoltura sociale extra vergini di elevata qualità

Anche dall'agricoltura sociale extra vergini di elevata qualità

“L'Orto dei Lolli” è già un nome che incuriosisce, fa avvicinare con uno spirito giocoso e sereno. Poi si scopre che il lavoro delle persone che vi si sono dedicate è stato premiato con un bell'olio, un toscanaccio autentico


Generalmente ci si avvicina all'agricoltura sociale con qualche preconcetto, ammesso già che la si conosca. L'acquisto di un prodotto ottenuto dal lavoro di persone con svantaggi psichici, cognitivi o sociali, come in questo caso, è vissuto come opera di beneficenza.

Non deve essere così e soprattutto non è così.

A testimoniarlo un extra vergine biologico con un nome simpatico “L'Orto dei Lolli” e un logo altrettanto originale.

Il progetto coinvolge diverse entità: una cooperativa, Viaggio Antico, un'associazione, Mondo Nuovo, un'azienda agricola, Pietro Castellani, e naturalmente i lavoratori, le maestranze professionali. Si tratta di persone che hanno bisogno di un percorso riabilitativo dedicato, che hanno necessità di essere reinserite nella società ma questo non significa che non sappiano fare, se adeguatamente istruite e motivate.

E' quanto straordinariamente testimoniato in quel di Volterra (PI) dove l'azienda agricola ha dato in “gestione” alcune centinaia di piante all'associazione Mondo Nuovo e alla Coop Viaggio Antico: potatura, cure colturali e raccolta.

Un lavoro lungo un anno per ottenere un extra vergine di ottima qualità, un toscanaccio autentico.

 

Il colore è giallo paglierino con riflessi verdi. Al profumo si percepisce immediatamente il sentore di olive più verdi che mature e un fruttato medio. Spiccati e marcati i toni di carciofo, erba e altre essenze della macchia mediterranea. Al palato è molto fresco e ritornano piacevolmente le note erbacee e di carciofo che hanno una lunga persistenza. Stupisce poi, anche in considerazione dell'annata, l'amaro, di media-lieve intensità che non è destinato a rimanere nel tempo, sostituito invece da un piccante lieve, piuttosto persistente ma affatto fastidioso. Lievemente astringente all'inizio della degustazione, lascia però il palato pulito.

di Alberto Grimelli