La voce dei lettori

Tenere sotto controllo le infestanti in un giovane oliveto biologico

Banditi i diserbanti, le possibilità per tenere sotto controllo le infestanti in un giovane oliveto bio sono diverse, non limitandosi alle pratiche tradizionali. Dalla pacciamatura fino al pirodiserbo, esistono soluzioni alternative

24 gennaio 2019 | R. T.

 Gentili Signori,

mi trovo a gestire un oliveto bio in espansione.

Per i primi quattro o cinque anni debbo tenere sotto controllo le erbe infestanti attorno agli ulivi più giovani.

Le alternative bio sono:
– la lavorazione del terreno con erpice rotante che non danneggi le radici capillari che affiorano a 5 centimetri dalla superficie,
– la sfalciatura con decespugliatore, lavoro lento e doloroso per la schiena,
– la pacciamatura con elementi naturali quali scarti di potatura, fibra di cocco, foglie, erba.

Il diserbo con vapore potrebbe essere efficace se effettuato con attrezzatura caricata su rimorchio.

Vi sarei grato se voleste propormi soluzioni compatibili con piccoli trattori e rimorchio, operativi su terreni in pendenza.
Grazie sin da ora per il vostro tempo
Cordiali saluti

Giorgio Guerrini

 

Gentile sig. Guerrini,

le soluzioni da lei indicate sotto pratiche agronomiche piuttosto tradizionali e tradizionaliste ma ce ne sono anche alcune più innovative.

Una soluzione ampiamente sperimentata è il pirodiserbo, ovvero l'utilizzo del calore per uccidere l'erba spontanea. Le varie forme in cui può essere emesso calore per fare pirodiserbo sono i raggi infrarossi, le onde elettriche, le onde elettromagnetiche, i raggi laser, i bruciatori a gas. Non solo quindi il vapore come da lei segnalato. In particolare sempre più diffuse sono le attrezzature a gas, generalmente GPL. Vi sono piccole macchine manuali, anche molto economiche (costo circa 50 euro). Può quindi sperimentare tale pratica su piccola scala prima di procedere a investimenti più consistenti con macchinari portati da trattore, il cui investimento può arrivare fino a 2000-3000 euro, a seconda della superficie dominabile. Le condizioni più favorevoli per l’impiego della tecnica del pirodiserbo, si ottengono quando la fase vegetativa delle piante infestanti da trattare è allo stato iniziale (da 1 a 10 cm. di altezza). Tra i punti di forza di questa pratica certamente la velocità dell'operazione e la sua economicità, al netto dell'investimento. Tra i punti critici la necessità di tempestività dell'intervento perchè sia realmente efficace.

Naturalmente, stante il periodo relativamente breve in cui vuole contenere al massimo le erbe infestanti, è possibile anche suggerirle i teli pacciamanti biologici, generalmente prodotti a partire da amido di mais. Hanno una durata di “soli” 3-6 mesi, a seconda dello spessore. Ovviamente il telo pacciamante è adatto laddove il terreno sia stato adeguatamente preparato, con pochi o nulli sassi che possano danneggiare il telo. Inoltre è altamente consigliabile disporre di impianto di irrigazione. Punti di forza del telo pacciamante bio sono l'efficacia per tutta la stagione di crescita e la possibilità del suo smaltimento nell'umido, essendo biodegradabile Punti critici sono il costo (0,15-0,3 euro/mq) e l'elevata manodopera richiesta per la messa a dimora e la rimozione.

Nel complesso, per la sua situazione, considerato soprattutto i terreni in pendenza, oltre alle classiche lavorazioni superficiali, che hanno lo svantaggio di provocare erosione di suolo fertile, possiamo soprattutto suggerirle di valutare il pirodiserbo.

Buon lavoro

R.T.

 

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