La voce dei lettori
Dal 1 gennaio 2014 verranno messi al bando i fitofarmaci ad elevata tossicità?
Col nuovo anno entra in vigore la direttiva comunitaria 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi. Per la sua applicazione si attende l'emanazione del piano nazionale d'azione
20 luglio 2013 | T N
Buongiorno,
volevo alcune informazioni visto che le voci dalle mie parti sono alquanto discordanti.
Dal 1 gennaio 2014 entra in vigore il patentino obbligatorio per l'uso dei fitofarmaci e la lotta integrata.
Volevo sapere per le varie malattie fungine che prodotti (quindi anche indicati nei bollettini di difesa) verranno usati solo prodotti di tossicità elevata visto il costo più basso o usati prodotti ad esempio come il Poliram che è classe irritante ma a costo più alto.
Spero che l' opzione sia usare tra tutti gli antiperonosporici in commercio quello meno tossico come indicato dalla direttiva europea e perche non vengono indicati cosa vengono messi nei conformulanti dei prodotti fitosanitari anche biologici come ad esempio il Piretro spero siano valide per tutta Italia queste regole
Grazie
Roberto Migoni (dal Veneto)
Gentile Sig. Migoni,
a beneficio di tutti i lettori è meglio specificare che la direttiva a cui fa riferimento è la 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi che prevede l'attuazione dei principi generali di difesa integrata.
Con l'entrata in vigore della suddetta direttiva è quindi uso comune sostenere che la lotta integrata, oggi facoltativa e parzialmente incentivata, diventerà obbligatoria.
In realtà non è proprio così. Infatti la direttiva comunitaria, per la sua attuazione, richiede che in ogni paese sia adottato uno specifico piano di azione sull'uso dei fitofarmaci.
I tre Ministeri competenti in Italia, agricoltura, ambiente e salute, hanno predisposto una bozza Piano d’Azione Nazionale (PAN) sull’uso sostenibile dei pesticidi che, attualmente, non ci risulta sia ancora stato emanato.
In effetti il PAN ha ricevuto molte critiche in virtù della farragginosità burocratica-amministrativa degli adempimenti a carico degli agricoltori e degli operatori.
Per approfondire la tematica può consultare la documentazione presente sul portale della Rete Rurale Nazionale.
In ogni caso, a quanto si apprende, dovranno essere le Regioni a dover emanare delle schede colturali per la gestione agronomica e della difesa che conterranno quindi anche i principi attivi utilizzabili, le dosi e modalità d'impiego.
E' quantomeno dubbio che non possano essere più utilizzati i fitofarmaci a più alta tossicità che continueranno dunque a poter essere utilizzabili ma solo a determinate condizioni, ovvero in presenza di infezioni, come nel caso della peronospora, o di infestazioni, come nel caso della mosca delle olive, che superino certi livelli di guardia e che non consentano di intervenire in altro modo.
Nel concetto di lotta integrata viene data molta importanza a due aspetti: prevenzione e monitoraggio.
L'azienda dovrà quindi gestire la coltura seguendo regole agronomiche di sostenibilità che limitino i possibili attacchi parassitari, controllando e monitorando gli agenti patogeni e intervenendo con principi attivi tossici solo come estrema ratio.
Cordiali saluti
Alberto Grimelli
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