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I frantoi pugliesi si fermano per quattro giorni: niente olio di oliva prima di Natale

I frantoi pugliesi si fermano per quattro giorni: niente olio di oliva prima di Natale

La FIOQ rivolge un appello a tutti gli attori della filiera olivicola, produttori, frantoi, commercianti, industria e Grande Distribuzione Organizzata, affinché ciascuno assuma un comportamento coerente e responsabile

15 dicembre 2025 | 12:00 | C. S.

La FIOQ comunica che i frantoi associati osserveranno una sospensione temporanea delle attività nei giorni da lunedì 15 a mercoledì 17 dicembre e dal 23 al 26 dicembre.

La decisione nasce da una valutazione attenta e responsabile della fase che sta attraversando il comparto olivicolo. I frantoi ritengono necessario adottare misure che contribuiscano a riequilibrare il mercato, riducendo temporaneamente la quantità di olio immessa, senza arrecare danno agli agricoltori e tutelando al contempo la sostenibilità economica delle strutture di trasformazione.

I frantoi acquistano olive e rappresentano un punto di raccordo fondamentale tra produzione agricola e mercato. La tutela della posizione degli agricoltori, al pari di quella dei frantoi, è un principio imprescindibile: nessun anello della filiera può essere sacrificato senza compromettere l’intero sistema.

“La sospensione delle attività vuole essere un segnale di responsabilità e di attenzione verso l’intera filiera. In una fase complessa, una gestione più equilibrata dei volumi può contribuire a stabilizzare il mercato, salvaguardando il valore delle olive, dell’olio e del lavoro di chi opera quotidianamente nel settore”, dichiara la FIOQ.

La FIOQ rivolge un appello a tutti gli attori della filiera olivicola – produttori, frantoi, commercianti, industria e Grande Distribuzione Organizzata – affinché ciascuno assuma un comportamento coerente e responsabile. Solo attraverso un impegno condiviso è possibile evitare squilibri che ricadono sui soggetti più esposti e compromettono la qualità e la credibilità del prodotto.

Questo è il momento di dimostrare che la filiera olivicola è in grado di creare valore in modo equo, senza penalizzare un anello a vantaggio di un altro, e di costruire relazioni basate su trasparenza, rispetto e sostenibilità economica.

La FIOQ conferma la propria disponibilità al confronto e al dialogo, nella convinzione che solo una filiera unita possa garantire futuro, qualità e valore all’olio extravergine di oliva.

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