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L’olivicoltura è un’industria a cielo aperto che custodisce salute, cultura e futuro

L’olivicoltura è un’industria a cielo aperto che custodisce salute, cultura e futuro

Un momento di dialogo tra scienza, nutrizione e cultura del cibo, che ha ribadito l’importanza del microbiota nella salute umana e il valore della Dieta Mediterranea, di cui l’olio extravergine d’oliva resta pilastro insostituibile

25 ottobre 2025 | 10:00 | C. S.

Si è conclusa con grande partecipazione l’edizione 2025 di CIBARI – Cibo in Salute, la manifestazione che per due giornate ha animato Piazza del Ferrarese a Bari, riunendo ricercatori, istituzioni, professionisti e produttori attorno ai temi del benessere alimentare, della cultura scientifica e della sostenibilità.
Tra i protagonisti anche UNAPOL – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli, rappresentata dal presidente Tommaso Loiodice, che ha preso parte ai lavori portando la voce della filiera olivicola italiana, dal campo alla ricerca.
L’incontro inaugurale, intitolato “Il microcosmo della tavola – Il racconto scientifico del ruolo nascosto del microbiota sull’alimentazione”, ha visto la presenza di numerosi relatori d’eccezione: tra gli altri, il prof. Daniele Del Rio (Università di Parma), il prof. Duccio Cavalieri (Università di Firenze), la prof.ssa Teresa Rinaldi (La Sapienza di Roma) e il dott. Andrea Maraschi (Università Pegaso).
A portare i saluti istituzionali, insieme al presidente Loiodice, anche la dott.ssa Annamaria Ferretti (Municipio I Bari), la dott.ssa Luisa Rubino (Accademia dei Georgofili – sezione Sud-Est) e la dott.ssa Alessandra Nencha (ASL Bari).
Un momento di dialogo tra scienza, nutrizione e cultura del cibo, che ha ribadito l’importanza del microbiota nella salute umana e il valore della Dieta Mediterranea, di cui l’olio extravergine d’oliva resta pilastro insostituibile.
«Oggi più che mai – ha dichiarato il presidente Tommaso Loiodice – il legame tra olio extravergine d’oliva e salute deve essere raccontato con il linguaggio della scienza. Il microbiota è la prova di quanto ciò che mangiamo incida sul nostro benessere: e l’olio, con le sue molecole uniche, è un alleato naturale del nostro equilibrio. UNAPOL crede in questa sinergia tra ricerca e produzione come strada per un futuro alimentare più consapevole.»
La seconda giornata ha messo al centro il tema “Il futuro scorre come l’olio”, moderata dalla prof.ssa Maria Lisa Clodoveo (Università di Bari) con gli interventi di Tommaso Loiodice, Marina De Carlo (Frantoio De Carlo – AFP) e Dora De Santis (Agridè, presidente FOOI).
Nel suo intervento, il presidente Loiodice ha offerto una panoramica puntuale e appassionata dell’olivicoltura pugliese e nazionale, sottolineando come la Puglia viva un’annata positiva in termini produttivi, pur dovendo fronteggiare criticità legate ai cambiamenti climatici e alla mosca olearia:
“L’olivicoltura è un’industria a cielo aperto, e i nostri produttori continuano a lavorare ogni giorno, con dedizione, anche di fronte alle sfide più complesse.”
Ha inoltre ribadito la centralità dei controlli a tutela della qualità:
“Se in Italia si parla di frodi è perché esistono controlli che funzionano. È una garanzia per i consumatori e una tutela per i produttori onesti.”
Infine, un appello alle nuove generazioni:
“Abbiamo bisogno di giovani che tornino a guardare all’agricoltura come a un settore innovativo, dove la tecnologia e la competenza possono fare la differenza. Accanto al bracciante tradizionale, oggi serve chi sappia guidare un drone o un trattore dotato di GPS.”
Accanto a lui, sono intervenute Marina De Carlo (Frantoio De Carlo – Associazione Frantoiani di Puglia) e Dora De Santis (Agridè, presidente FOOI), che hanno offerto due prospettive complementari: la prima sulla continuità familiare e la valorizzazione artigianale del prodotto; la seconda sulla ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica al servizio della qualità e della corretta informazione del consumatore.
La prof.ssa Clodoveo, chiudendo la tavola rotonda, ha ricordato come “ogni agricoltore custodisca un’anima imprenditoriale e ogni bottiglia di olio racconti una storia di territorio e di valori condivisi”.
Olio come cultura e salute
Attraverso i diversi incontri, CIBARI 2025 ha confermato la sua natura di laboratorio d’idee dove il cibo è visto non solo come nutrimento, ma come veicolo di conoscenza, salute e identità.
UNAPOL ringrazia gli organizzatori di Cibo in Salute e tutti i relatori che hanno contribuito a creare un dialogo virtuoso tra ricerca scientifica, mondo produttivo e sensibilizzazione del pubblico, in un momento storico in cui parlare di alimentazione significa parlare di futuro sostenibile.
Due giornate che hanno confermato il ruolo centrale della Puglia come laboratorio d’idee e territorio simbolo dell’olivicoltura italiana.

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