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Olio extravergine di oliva: bisogna tornare a investire in Giappone

Nel giro di tre anni, dal 1993 al 1995, il consumo di olio di oliva in Giappone è triplicato. Poi ci sono voluti 10 anni perché raddoppiasse. Oggi i dati del Consiglio oleicolo internazionale dicono che i consumi si sono stabilizzati
01 agosto 2025 | 09:00 | C. S.
Da 4 mila tonnellate negli anni 1990 fino alle 60 mila tonnellate di oli di oliva importanti in Giappone nel 2024/25. La crescita tumultuosa del mercato giapponese, unitamente alle crescenti tensioni per i dazi dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti, stanno orientando le scelte di investimenti verso i mercati internazionali.
“I dati di mercato indicano in maniera evidente che il consumo di oli di oliva in Giappone cresce tanto più si fanno azioni di comunicazione e di promozione – afferma Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA – Agricoltori italiani – ecco perché abbiamo tenuto alla nostra presenza a Osaka, attraverso i partner strategici Alce Nero e Finoliva. Nel giro di tre anni, dal 1993 al 1995, il consumo di olio di oliva in Giappone è triplicato. Poi ci sono voluti 10 anni perché raddoppiasse. Oggi i dati del Consiglio oleicolo internazionale dicono che i consumi si sono stabilizzati a 55-60 mila tonnellate. Occorre tornare a investire e gli olivicoltori italiani danno il buon esempio.”
ItaliaOlivicola è infatti stata presente in occasione dell’Expo di Osaka presso uno spazio Eataly dove ha fatto apprezzare le peculiarità dell’extravergine italiano. Un percorso di valorizzazione delle eccellenze che è stato riconosciuto anche dal Ministero della Sovranità alimentare che ha nominato Alce Nero quale Ambasciatore della Cucina italiana nel mondo, ambito riconoscimento ritirato da Koto Yasaki, come product manager Alce Nero.
“In Giappone, l'olio d'oliva è spesso utilizzato come olio da cucina, ma in Italia l'olio extravergine d'oliva viene utilizzato come condimento per apprezzarne il gusto e l'aroma. In occasione di questo evento, abbiamo proposto alcuni modi per ampliare la gamma di utilizzi dell'olio extravergine d'oliva, apprezzandone il gusto e l'aroma – ha affermato Koto Yasaki, Product Manager Alce Nero - La promozione ha permesso ai visitatori di sperimentare il ricco sapore dell'olio extravergine di oliva italiano e i diversi sapori di ciascuna varietà (fruttato, dolce, monocultivar Carolea), trasmettendo il fascino dell'olio extravergine di oliva italiano e di Alce Nero ai visitatori.”
Punto di forza di Alce Nero è offrire ai giapponesi un olio extravergine di oliva biologico, controllato e da filiera certificata. L’Italia, secondo i dati Sinab, è leader dell’olivicoltura biologica insieme con Tunisia e Spagna e con una crescita delle superfici del 37,7% dal 2015 a oggi.
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