Associazioni di idee
L’acido pelargonico, erbicida green che non danneggia l'ambiente
L'acido pelargonico agisce entrando in contatto con le cellule vegetali e disidratandole, provocando un rapido collasso della struttura della pianta. È considerato un erbicida di contatto e non ha un effetto residuo significativo nel terreno
17 maggio 2025 | 12:00 | C. S.
L'acido pelargonico, noto anche come acido nonanoico, è un acido grasso saturo a catena retta con formula chimica C₉H₁₈O₂. È presente in natura in alcuni oli vegetali, come l'olio di geranio, e può essere sintetizzato anche a livello industriale.
L'acido pelargonico agisce entrando in contatto con le cellule vegetali e disidratandole, provocando un rapido collasso della struttura della pianta. È considerato un erbicida di contatto e non ha un effetto residuo significativo nel terreno.
E' anche utilizzato nel'industria cosmetica dove è un componente dei prodotti per la cura della pelle grazie alle sue proprietà emollienti, ma anche per la produzione di lubrificanti, plastificanti e detergenti.
Via libera dell'Efsa all'utilizzo dell'acido pelargonico come erbicida
Arriva il via libera dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, all’utilizzo dell’acido pelargonico, il primo erbicida “green” che aiutata gli agricoltori a controllare le piante infestanti senza danneggiare l’ecosistema. Ad annunciarlo con soddisfazione è la Coldiretti in occasione della pubblicazione delle conclusioni Efsa sulla base della quale la Commissione dovrebbe ora procedere ad autorizzarne il rinnovo dell’uso come sostanza a basso rischio.
L’acido pelargonico non danneggia, infatti, i microrganismi del terreno e gli organismi acquatici nelle condizioni normali di utilizzo. A differenza di altri erbicidi, non presenta effetti negativi per l'uomo che lo utilizza, per l’ambiente, l’acqua ed il suolo essendo rapidamente biodegradabile, né interferisce con la biodiversità. Infatti, non ha effetti residuali, per cui non agisce sulla germinazione dei semi presenti nel terreno.
“Dopo una battaglia epica combattuta da 15 anni vediamo finalmente riconosciuto quello che abbiamo sempre sostenuto: l'acido pelargonico ha un basso rischio ed è un'alternativa validissima ai diserbanti ora in commercio, a partire dal glifosato, i cui pericoli sono ormai noti a tutti se usati in pre raccolto - sottolinea il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo -. Anche questo è un risultato della nostra manifestazione a Parma, dove assieme oltre ventimila agricoltori abbiamo incontrato i vertici di Efsa e posto le basi per un nuovo dialogo con l’Europa, nell’interesse comune di garantire la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori e non farsi condizionare dalle lobby della multinazionali dei mezzi tecnici in agricoltura.”.
“Il nostro obiettivo è creare una filiera italiana della biochimica verde con innovazioni e ricerca in grado di contrastare in maniera efficace gli effetti dei cambiamenti climatici – rileva il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -. Un indirizzo sul quale Coldiretti ha fatto da apripista assieme a Cai – Consorzi Agrari d’Italia e Novamont Versalis, rispondendo a quella domanda di sostenibilità ambientale che viene anche dalla società. Oggi, dunque, otteniamo un risultato indubbiamente storico”.
L’utilizzo di molecole vegetali biologicamente attive associate a nutrienti naturali e prodotti “bio-based” per la gestione delle malerbe possono rivoluzionare il modo di combattere le avversità delle colture e la fertilizzazione in agricoltura.
Si rafforza in questo modo – conclude Coldiretti - il primato dell’agricoltura italiana come la più green d’Europa, con il taglio dell’uso di pesticidi (il 44% in meno tra il 2011 e il 2023, secondo l’ultimo rapporto Eurostat) e una percentuale di appena lo 0,5% di prodotti agroalimentari nazionali con residui chimici irregolari, 5 volte in meno dei prodotti di importazione.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Le Dop e Igp dell'olio di oliva hanno bisogno di nuovo slancio per crescere
Nel 2024 la produzione di extravergine DOP e IGP raggiunge 16.190 tonnellate, con un aumento del 31,1% rispetto all’anno precedente, mentre il valore alla produzione sale a 194 milioni di euro. Ma i margini di crescita sono alti
06 dicembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Ristorazione e Ho.Re.Ca: nasce una nuova cultura dell’olio
L’olio è un ingrediente gastronomico, importante raccontarlo nel modo giusto per dargli valore. Formazione e opportunità di crescita per le imprese del settore
06 dicembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Occorre un funzionamento ordinato e trasparente del mercato dell'olio di oliva
Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode. L'articolo 167 bis del regolamento 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d'oliva e per la regolamentazione dell'approvvigionamento
05 dicembre 2025 | 10:00
Associazioni di idee
Le difficoltà del vino italiano fuori dall'Unione europea
Secondo l’Osservatorio Uiv, la situazione dell’export verso i Paesi extra-Ue sta segnando una progressiva involuzione, con un calo a valore del 14% nel 3° trimestre e un cumulato nei primi 9 mesi di quest’anno sceso nel tendenziale a -5,7%
05 dicembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Troppe frodi: le quotazioni dell'olio di oliva nazionale al livello più basso da tre anni
Nei primi otto mesi dell’anno gli arrivi di olio d’oliva vergine ed extravergine sono aumentati in quantità del 78%, con un’impennata proprio dalla Grecia, oggetto dei recendi sequestri a Bari e Lecce da parte di Guardia di Fianza e ICQRF
04 dicembre 2025 | 12:35
Associazioni di idee
Solo una finta clausola per salvare il riso italiano ed europeo
La soglia concordata è talmente alta da rendere lo strumento di salvaguardia quasi impossibile da attivare, consentendo alle importazioni a dazio zero di inondare il nostro mercato prima che si possa correre ai ripari
04 dicembre 2025 | 10:00