Associazioni di idee

Scattano i dazi sulle importazioni di grano russo

Scattano i  dazi sulle importazioni di grano russo

Nel 2023 si è registrata un’invasione di grano duro russo per la pasta mai registrata prima della storia nel nostro Paese, abbattendo fino al -60% il prezzo del grano italiano

01 luglio 2024 | C. S.

Dal 1° luglio scattano i dazi sul grano russo decisi dall’Unione Europea dopo che lo scorso anno si è registrata una vera e propria invasione di prodotto da Mosca, con gli arrivi nella sola Italia aumentati del 1004% rispetto al 2022. A ricordarlo è la Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore del regolamento che aumenta i dazi all'importazione di tutti i cereali, semi oleosi e prodotti derivati della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia, in modo che non possano accedere al mercato dell'Ue a condizioni altrettanto favorevoli rispetto ai prodotti di altre origini. Nel caso del grano si tratterà di un dazio aggiuntivo di 95 euro a tonnellata. Una misura decisa dalla Commissione Ue per porre un freno a quello che viene considerato un tentativo di Putin di destabilizzare il mercato comunitario, anche se per tutelare gli agricoltori italiani è necessario un cambio di passo con l’adozione di politiche europee strutturali di difesa del reddito, partendo dall’affermazione del principio di reciprocità.
Le regole che vengono seguite dalle aziende agricole nazionali devono valere anche per chi vuole vendere i propri prodotti sui mercati della Ue. Nella coltivazione del grano russo vengono peraltro usate – denuncia Coldiretti - sostanze non ammesse in Europa, come l’erbicida Fenoxaprop P ethyl ma anche il Glifosato, l’essiccante vietato in Italia in pre raccolta e usato anche sul frumento canadese, oltre al Pirimiphos methyl fumigante insetticida.

Nel 2023 si è registrata un’invasione di grano duro russo per la pasta mai registrata prima della storia, con quasi mezzo milione di tonnellate che è entrato nel nostro Paese, abbattendo fino al -60% il prezzo del grano italiano. Si tratta di valori che – rileva la Coldiretti – portano la coltivazione ampiamente sotto i costi di produzione, rendendola di fatto antieconomica ed esponendo le aziende agricole al rischio crack, soprattutto nelle aree interne senza alternative produttive. A tale invasione si è aggiunta peraltro quello dalla Turchia, Paese spesso oggetto di triangolazioni dello stesso grano russo.

Proprio da Ankara si sono peraltro intensificati gli arrivi anche nel 2024, proprio alla vigilia della trebbiatura in Italia, con il paradosso che nonostante il grave calo di produzione stimato in un -20% a causa della siccità al Sud il grano nazionale viene pagato ancora meno dello scorso anno.

Proprio per affermare il principio di reciprocità e una totale trasparenza su tutti i prodotti alimentari venduti sui mercati dell’Ue la Coldiretti ha avviato una grande mobilitazione alle frontiere, dal Brennero ai porti con la raccolta di un milione di firme per imporre l’obbligo dell’indicazione dell’origine in etichetta e cambiare il codice doganale.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Sport, Olio e Salute: in Umbria un incontro sugli extravergini certificati

Non basta comprare ‘un olio qualunque’, serve conoscere, sapere leggere le etichette e premiare le produzioni che garantiscono origine, tracciabilità e valori nutrizionali elevati

01 luglio 2025 | 14:00

Associazioni di idee

Obiettivo: 9 miliardi di export agroalimentare negli Stati Uniti

Dopo la corsa di fine 2024 a fare incetta di cibo italiano nell’attesa di capire quali sarebbero state le mosse di Trump, il 2025 si è aperto, infatti, ancora con il segno positivo anche se col passare delle settimane ha iniziato a prevalere l’incertezza

01 luglio 2025 | 11:00

Associazioni di idee

Prima di piantare nuovi olivi bisogna sapere dove vendere l'olio

Serve un Piano Olivicolo Integrato che parta dal campo per arrivare al mercato e al consumatore. Una visione tanto ambiziosa ha bisogno però di un piano finanziario altrettanto ambizioso 

30 giugno 2025 | 14:00

Associazioni di idee

Dazi al 10% negli Usa intollerabili per il mondo del vino italiano

Per il 90% delle imprese vitivinicole italiane che esportano negli Usa, il cui giro d'affari aggregato supera i 3,2 miliardi di euro, i consumatori non sarebbero in grado di assorbire l’extra-costo allo scaffale determinato dal dazio al 10%.

30 giugno 2025 | 09:00

Associazioni di idee

Salvare l'olio di oliva italiano: la ricetta di Coldiretti

Da clima e Xylella fino a import selvaggio e offerte al ribasso, l'insieme di misure organiche studiate da Coldiretti che servono per tutelare e rilanciare un patrimonio del Made in Italy

26 giugno 2025 | 18:20

Associazioni di idee

Assitol, non solo industria olearia: l'associazione cresce

L’Associazione oggi può contare su 200 aziende, che vanno dal comparto oleario alle bioenergie. Nonostante il complicato quadro internazionale, le aziende hanno reagito bene alla crisi

26 giugno 2025 | 10:00