Associazioni di idee
Giornata mondiale dell'olivo: Italia deve rinnovare impianti
L’Italia ha perso il 46% del proprio potenziale produttivo a causa del clima pazzo, che ha alterato l’ecosistema tradizionale, ma anche per l’abbandono degli uliveti, per lo scarso ricambio generazionale
26 novembre 2021 | C. S.
Grazie a un tesoro di biodiversità e qualità composto da 533 varietà di olive e 250 milioni di piante l’olio Made in Italy vola anche nello spazio come “bonus food” degli astronauti della stazione internazionale orbitante attorno alla Terra. E’ quanto annuncia la Coldiretti che insieme ad Unaprol ha collaborato al progetto realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana nel quadro di un accordo con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
Un progetto lanciato il occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo per sottolineare l’importanza di valorizzare un patrimonio dell’export nazionale e della Dieta Mediterranea messo a rischio dal batterio della Xylella e dalle etichette a colori Nutriscore che escludono dalla tavola alimenti sani e naturali noti da secoli come l’extravergine per favorire invece prodotti artificiali di cui, in alcuni casi, non è nemmeno nota la ricetta.
Sostenuti da numerosi studi scientifici sugli effetti positivi sulla salute associati all’olio di oliva i consumi mondiali di olio d’oliva sono raddoppiati in trent’anni – evidenzia Coldiretti - con l’Italia che vanta il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp) e una produzione nazionale di oltre 300 milioni di chili nel 2021 grazie a una filiera che conta oltre 400 mila aziende agricole specializzate. Gli oli Made in Italy che nella primavera del 2022 andranno in orbita saranno a disposizione degli astronauti per abbinamenti con diverse pietanze: carne, pesce, verdure e per esaltare i sapori più intensi. Alcuni campioni di olio saranno anche destinati a un esperimento sugli effetti della permanenza nello spazio su questo fondamentale alimento della Dieta Mediterranea.
Intanto sulla Terra in Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni – sottolineano Coldiretti - con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. Per le famiglie il consiglio della Coldiretti è quello diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.
L’Italia – precisa la Coldiretti – è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. Purtroppo negli ultimi trent’anni – spiega Coldiretti – l’Italia ha perso il 46% del proprio potenziale produttivo a causa del clima pazzo, che ha alterato l’ecosistema tradizionale, ma anche per l’abbandono degli uliveti, per lo scarso ricambio generazionale e per l’assenza di una chiara strategia politica di rilancio del settore.
“Per conservare il primato di qualità del Made in non sono più rinviabili interventi strutturali di rinnovamento degli impianti e recupero degli uliveti abbandonati per consentire alla produzione di tornare sui livelli di eccellenza di dieci anni fa” afferma il presidente di Unaprol David Granieri.
“Per sostenere e incrementare la produzione nazionale di extravergine Coldiretti ha presentato nell’ambito del Recovery Plan un progetto specifico legato alle reti d’impresa per il futuro dell’olio d’oliva” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “l’obiettivo è rilanciare la produzione nazionale dell’olio d’oliva per confermare il primato di qualità del Made in Italy attraverso la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta”.
Secondo il direttore generale del Crea, Stefano Vaccari: “L’olivicoltura ha bisogno di ricerca e innovazione: il CREA sta investendo fortemente per fornire soluzioni che rendano sempre più competitivo e apprezzato l’olio extravergine di oliva italiano. L’Accordo tra CREA, ASI, Coldiretti e Unaprol è scientificamente molto importante per verificare la conservabilità e la gradevolezza dell’olio extravergine d’oliva in determinate condizioni e per confermare le straordinarie proprietà organolettiche dell’olio stesso. Il progetto verrà seguito dal Centro CREA OFA, sede di Rende, in Calabria, che già si è distinto per il recentissimo completamento della mappatura genomica del cultivar Leccino”.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Lievito e olio d’oliva, il segreto dell’impasto perfetto
Nella tradizione della nostra arte bianca, l’aggiunta dell’olio negli impasti è poco citata, ma ha un ruolo importante, perché ne esalta i benefici sulle preparazioni. Ecco perché è giusto festeggiarlo nella Giornata mondiale dell’olivo
26 novembre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
Il settore agrituristico italiano vale 2 miliardi di euro
Record assoluto per quanto riguarda la domanda agrituristica, con più di 4,7 milioni di ospiti e 17 milioni di pernottamenti in agriturismo nel 2024, valori superiori al 25% rispetto a quelli pre-pandemici
25 novembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Federconsumatori contro la speculazione sull'olio di oliva italiano
Federconsumatori Basilicata propone l’inasprimento delle sanzioni per frodi agroalimentari, l’obbligo di tracciabilità totale per l’olio extravergine;, incentivi per la produzione sostenibile e certificata e tutela delle denominazioni di origine e delle varietà autoctone
23 novembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Acquisti di olio di oliva italiano di qualità: al via una fase sperimentale
Nuovo accordo , dopo quelli siglati gli anni scorsi, tra Costa d'Oro e Confagricoltura per una nuova fase sperimentale per valorizzare ll'extravergine italiano. Si partirà da Puglia e Calabria
22 novembre 2025 | 13:00
Associazioni di idee
Con l'olio extravergine di oliva dal fast food al fast good
Accanto ai temi classici della ristorazione professionale, emerge una novità significativa: l’attenzione ai modelli di consumo veloci, al cosiddetto fast food di nuova generazione. L’olio extra vergine di oliva può essere protagonista anche in queste formule contemporanee
20 novembre 2025 | 18:00
Associazioni di idee
La Calabria olivicola che non ti aspetti: qualità con lo sguardo oltre la tradizione
Un momento di festa, nel mezzo della campagna olivicola, che si presenta buona per quantità e addirittura eccellente per qualità, come confermato all’unisono da tutti i presidenti calabresi del variegato mondo di Italia Olivicola
20 novembre 2025 | 16:00