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Eurolivepomace, la Federazione europea dell'olio di sansa, sarà guidata da un italiano

La nomina di Michele Martucci giunge in un momento delicato: accanto alla vocazione alimentare del settore, il settore punta sempre di più sugli usi alternativi delle biomasse da olivo.

15 giugno 2020 | C. S.

Il presidente del gruppo sansa di ASSITOL nominato ai vertici di Eurolivepomace, la Federazione europea del settore. Economia circolare, ricerca sugli usi alternativi e collaborazione tra Paesi del Mediterraneo rappresentano il programma della presidenza italiana.

Un futuro sempre più “green” per l’olio di sansa in Europa. E’ questo, in sintesi, il programma di Michele Martucci, appena eletto alla presidenza di Eurolivepomace, Federazione Europea dell’Olio di sansa e della Biomassa da olivo.

Amministratore della SAIO SpA, azienda pugliese che opera nel settore, Martucci è anche presidente del Gruppo sansa di ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’industria olearia aderente a Confindustria. Della Federazione europea fanno parte i principali Paesi produttori attraverso le rispettive associazioni: la Spagna con l’ANEO, la Grecia con la Spel ed il Portogallo con l’ANIDA.

La nomina di un italiano ai vertici di Eurolivepomace giunge in un momento delicato: il mercato in contrazione ed il lockdown degli ultimi mesi hanno colpito duramente il settore della sansa. “Il mio incarico rappresenta un grande impegno e, al tempo stesso, un’opportunità per tutto il nostro comparto – ha commentato -. Abbiamo la possibilità di ridare centralità ad un anello importante della filiera olivicolo-olearia, il sansificio. E’ quindi fondamentale lavorare al rilancio del comparto, condividendo scelte e strategie con gli altri Paesi della Federazione”.

La sansa è un sottoprodotto della lavorazione delle olive in frantoio, impiegata per produrre olio alimentare e biomasse. Quello che si potrebbe considerare uno “scarto”, è valorizzato dal lavoro delle aziende che trasformano la sansa e ne estraggono un olio destinato all’alimentazione e, in aggiunta, un combustibile di origine vegetale, con evidenti vantaggi ambientali. L’olio di sansa da sempre funziona da “apripista” per l’olio d’oliva nei nuovi mercati, soprattutto in Asia e, in generale, nei Paesi non ancora abituati al gusto dell’extravergine.

Accanto alla vocazione alimentare del settore, il settore punta sempre di più sugli usi alternativi delle biomasse da olivo. “Eurolivepomace – ha spiegato Martucci - intende incentivare la ricerca, proprio a partire dai possibili impieghi della sansa in medicina, farmaceutica e mangimistica. Anche in questo campo, contiamo sulla collaborazione con tutti i Paesi che fanno parte di Eurolivepomace”.

Anche la produzione di biocombustibili dalle sanse, avviata con successo negli ultimi anni, potrebbe offrire nuove strade di sviluppo. “Il Green Deal riguarda anche noi – ha osservato il presidente - Il sansificio è un esempio di economia circolare e di sostenibilità, poiché dà una seconda vita ai sottoprodotti olivicoli e li reimpiega evitando sprechi”.

La sansa viene infatti utilizzata negli impianti agroalimentari di estrazione per generare energia termica in sostituzione dei combustibili fossili, contribuendo così alla riduzione di CO2 emessa in atmosfera. Inoltre l'elettricità ricavata dalla sansa è usata negli impianti di cogenerazione degli stessi sansifici, a tutto vantaggio dell’ambiente.

“La vocazione alla sostenibilità del comparto è una delle chiavi di volta del nostro futuro – ha sottolineato il presidente di Eurolivepomace -. I sansifici creano lavoro in aree rurali di grande tradizione, ma più fragili economicamente. La Federazione, composta da associazioni del Sud Europa, può favorire la cooperazione tra Paesi del Mediterraneo e lavorare, con l’apporto di tutti, alla costruzione della ripresa”.

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