Associazioni di idee
Cantine siciliane in ginocchio: 15 centesimi al litro il valore del vino siculo
Chiesti interventi strutturali, come l'abbassamento della produzione massima ad ettaro dei vigneti da vino comune da 500 a 250 quintali e la messa al bando dello zuccheraggio
23 aprile 2019 | C. S.
Ormai si è andati oltre l'allarme, si rischia la stessa sopravvivenza del sistema cooperativistico della Sicilia secondo la Confederazione Italiana Agricoltori della Sicilia che continua a ricordare la grave situazione che si è venuta a creare per la sovrabbondanza di produzione su tutto il territorio nazionale.
I vertici della Cia Sicilia Occidentale hanno incontrato ad Alcamo alcune cantine del Trapanese per fare il punto della situazione e attuare tutte le iniziative necessarie per coinvolgere le istituzioni e uscire da questa fase di stallo, a cominciare dalla richiesta di un incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera.
Il prezzo attuale in Sicilia del vino comune è ancora sotto i 2 euro per ettogrado, circa 15-20 centesimi al litro. Lo scorso anno veniva invece venduto a 40-45 centesimi, prezzo sempre inferiore rispetto alla media dell’Ismea (54 centesimi). I dati sulle giacenze, secondo il bollettino “Cantina Italia” emesso inel marzo scorso dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi del Ministero (ICQRF), dicono che il Veneto detiene circa 1.8 milioni di ettolitri (+350 mila rispetto a un anno fa). Giacenza quasi doppia rispetto a quella siciliana (poco più di un milione di ettolitri) dove però la superficie vitata per il vino comune è il doppio rispetto a quella veneta (quasi 9 mila ettari contro 4360). E’ l’Emilia Romagna, comunque, a fare la parte del leone con oltre 4 milioni di ettolitri di giacenza attuale, seguita dalla Puglia (2,2 milioni).
“C’è una grave crisi di mercato in atto – ha commentato Antonino Cossentino -, presidente della Cia Sicilia Occidentale che sta mettendo in ginocchio la zona del Trapanese che, ricordiamo, è la provincia italiana più vitata. Occorre un intervento deciso per scongiurare il peggio e permettere a centinaia di aziende di continuare a sopravvivere”. All’incontro era presente l’onorevole Antonio Lombardo del Movimento 5 stelle, componente della commissione agricoltura della Camera dei deputati, che nel corso dell’incontro ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare sulla questione. Presenti le cantine Petrosino, San Francesco Di Paola, Fiumefreddo, Sant’Antonino.
Il vino comune non ha un disciplinare rigoroso come Doc e Igt. E’ regolamentato dal Testo unico (legge 238/2016) che prevede ad esempio una resa massima di 500 quintali di uva per ettaro (tra i 350 e i 400 ettolitri di vino). In Sicilia, a seconda del tipo di coltivazione, intensiva o meno, la resa si aggira tra i 160 e i 200 quintali. Oltre ad abbassare questo tetto di 500 quintali a 250, la Cia Sicilia Occidentale chiede una maggiore attenzione sui controlli straordinari nei confronti di quelle aziende che, a qualsiasi latitudine, abbiano presentato dichiarazioni di raccolta anomale. E chiede anche la messa al bando definitiva dello zuccheraggio del vino, concesso dalla normativa europea in Francia e in Germania ma anche in alcune zone dell’Italia (Valle d’Aosta, Trentino e nella provincia di Belluno). Nel resto del Belpaese, invece, lo zuccheraggio viene considerato una frode, un reato penale.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Via libera al decreto interministeriale sulla produzione dei vini dealcolati
Il decreto consente ora alle aziende di operare all’interno di un perimetro definito, superando una situazione che fino ad oggi aveva costretto molte produzioni a essere realizzate all’estero. L’attuale mercato globale della categoria vale 2,4 miliardi di dollari ed è destinato a raggiungere i 3,3 miliardi di dollari entro il 2028
31 dicembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Ricerca scientifica, cultura alimentare e prevenzione al centro dell’impegno sull’olio extravergine di oliva
Con l’Istituto Mario Negri, l’olio extravergine di oliva al centro di un nuovo Patto tra alimentazione, ricerca e prevenzione. Unapol prosegue così un percorso che intreccia responsabilità istituzionale, ricerca scientifica e valorizzazione della filiera olivicola
31 dicembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
La Tunisia protegge il suo olio di oliva, l'Italia no
Con una dichiarazione congiunta dei ministeri dell’Agricoltura, del Commercio e delle Finanze, datata 23 dicembre 2025, viene fissato un prezzo minimo di riferimento di 10 dinari al chilo presso i frantoi, pari a circa 2,90 euro. Un argine alla speculazione e l'Italia?
31 dicembre 2025 | 10:00
Associazioni di idee
PNRR, più tempo per i frantoi per il bando da 100 milioni di euro
Slitta al 27 marzo 2026 la rendicontazione degli interventi per l’ammodernamento. La proroga rafforza così le condizioni per il pieno utilizzo delle risorse PNRR destinate alla modernizzazione della filiera olivicola, riducendo il rischio di ritardi, penalizzazioni e definanziamenti
24 dicembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Maxi sequestro di olio in un frantoio di Corigliano-Rossano
A Corigliano-Rossano sequestrate di 12 tonnellate di presunto olio extravergine di oliva privo di documentazione sulla tracciabilità e sull’origine dichiarata italiana
23 dicembre 2025 | 18:30
Associazioni di idee
Il cesto enogastronomico è il regalo preferito di Natale
E' il cibo il dono più gettonato anche sull’onda del riconoscimento Unesco, i consigli per gli acquisti nei mercati contadini di Campagna Amica
23 dicembre 2025 | 16:00