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Le famiglie italiane sono indebitate
La media è 15.578 euro, la provincia più “sofferente” è Roma con 22.305 euro. Dall’introduzione dell’euro ad oggi l’indebitamento medio delle famiglie italiane è aumentato del 91%
02 aprile 2008 | C S
Mutui per la casa, prestiti per lâacquisto di beni mobili, crediti al consumo, finanziamenti per le ristrutturazioni e intanto gli italiani continuano ad indebitarsi sempre di più. E in modo costante.
Dal 2006 al 2007 lâindebitamento delle famiglie è cresciuto del 9, 2 %. Tantâè che mediamente ogni nucleo familiare nel 2007 ha accumulato un debito di 15 mila 578 euro. E gli incrementi impressionano ancor più quando si osserva la situazione dal 2002 â anno di entrata in vigore dellâeuro â ad oggi. Le âsofferenzeâ sono cresciute del 91 %.
Eâ questa la prima fotografia scattata dallâUfficio Studi della CGIA di Mestre in una recentissima indagine sulle difficoltà economiche dei nuclei familiari del Paese. Come interpretare questi dati ? âInnanzitutto â esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre â le città che si sono più indebitate nellâultimo anno sono quelle che registrano anche i livelli di reddito più elevati. Non è da escludere che tra questi vi siano anche delle famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, appare evidente che la forte esposizione in queste realtà , soprattutto a fronte di significativi investimenti nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente. Altra cosa è quando analizziamo la variazione di crescita dellâindebitamento registrato negli ultimi 5 anni. Nei primi posti abbiamo molte città del Sud. Ciò sta a significare che questo aumento è probabilmente legato al perdurare della crisi economica che ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontare questa difficile situazioneâ.
Ritornando ai dati risulta che proprio a Roma, si registra il record dellâindebitamento per famiglia pari a 22 mila 305,14 euro; seguita da Milano (21 mila 115,29 euro), da Reggio Emilia (20 mila 367,63 euro), da Prato (20 mila 7,41 euro), da Lodi (19 mila 871,28 euro) e Rimini (19 mila 812,53 euro).
Fanalini di coda le province di Vibo Valentia (con 6 mila 861,15 euro di debiti per famiglia registrati nel 2007), Benevento (6 mila 917,27 euro), Reggio Calabria (7 mila 72,30 euro), Avellino (7 mila 78,62), Isernia (7 mila 182,73) , Enna (7 mila 185,26), Agrigento (7 mila 631,83 euro).
Questi i poli che racchiudono la graduatoria dellâ indebitamento nostrano in termini assoluti. Mentre è ben diversa la situazione, e quindi anche la geografia italiana, quando la CGIA di Mestre analizza le variazioni dei âpassiviâ nazionali provincia per provincia. In cima alla classifica composta dagli esperti dellâassociazione artigiani mestrina compare Prato dove lâincremento rilevato tra il 2006 e il 2007 è stato del 15 % (contro il 9, 2 %); al secondo posto si trova Genova (14, 3 %), al terzo Crotone (14, 2 %), al quarto Napoli (14, 1 %), al quinto Brindisi (13, 7 %). Unico segnale positivo giunge da Bolzano dove è stata registrata una contrazione del debito per famiglia pari a 2, 4 %.
Unâindagine dettagliata quella realizzata dalla CGIA di Mestre che non trascura neppure lâevoluzione delle âsofferenzeâ dallâentrata in vigore della nuova moneta ad oggi. Ebbene in cinque anni le famiglie italiane si sono indebitate del 91 % in più. Con picchi a dir poco vertiginosi. Come quelli raggiunti dalle province di: Napoli (118, 7 % in più dal 2002 al 2007), Reggio Emilia (118, 6 %), Piacenza (114, 2 %), Caserta (113, 7 %) e Chieti (112,9 %). A compensare tali eccessi sono le province di Bolzano (43, 3 %), Potenza (48, 2 %), Matera (50, 9 %), Verbano Cusio Ossola (53, 6 %), Enna (54, 5 %) e Messina (55 %).
Fonte: Cgia Mestre