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"SCUSA MA TI CHIAMO AMORE", ESCE IL NUOVO LIBRO DI FEDERICO MOCCIA

Non ci sono gli arcinoti Step e Babi di "Tre metri sopra il cielo", ma le vicende che legano il quasi trentasettenne Alex a Niki, una ragazza di venti anni più giovane. I temi affrontati restano i soliti, l'amore con tutti i travagli che ne conseguono. Dal 6 febbraio solo nelle librerie che aderiscono all'evento, dal giorno successivo in tutte le altre

01 febbraio 2007 | C. S.

Ebbene sì, l'autore di Tre metri sopra il cielo e di Ho voglia di te torna in libreria con una nuova storia, dal titolo Scusa ma ti chiamo amore. Questa volta c'è il passaggio dalla Feltrinelli a Rizzoli. Nato a Roma nel 1963, Federico Moccia lavora per il cinema come sceneggiatore e per la televisione come autore di testi per grosse produzioni dell'area intrattenimento.

Ecco come viene presentato l'atteso volume, seguendo le tracce riportate in copertina:

Niki esiste veramente. Federico l’ha vista un giorno per caso a via del Corso mentre faceva le “vasche” con le sue amiche.

Quel giorno Niki ha tirato fuori dai jeans un telefonino e ha discusso quasi un’ora con sua madre.
Federico è tornato spesso a via del Corso ma non l’ha mai più incontrata.

I ristoranti dove vanno a mangiare i protagonisti di questo romanzo sono veri. Sono stati tutti “provati” dall’autore, che adesso è a dieta.

L’autore ha visitato più di 25 fari lungo tutta la costa d’Italia. All’ultimo, quando ormai non ci sperava più, ha preso un traghetto per l’isola del Giglio. Qui ha trovato il faro di questa storia d’amore.

Niki e le sue amiche sono all’ultimo anno di scuola. Malgrado abbiano la maturità ne combinano ogni giorno di tutti i colori. Sfilate, feste, rave e tutti i possibili eventi anche fuori Roma. Alex è un “ragazzo” di quasi trentasette anni. Si è lasciato da poco e senza un vero perché con la sua fidanzata storica. Intorno a lui ruota un mondo complicato e divertente: i suoi genitori, le sue sorelle sposate e con figli e poi i suoi tre amici Enrico, Flavio e Pietro, anche loro tutti già sposati ma ognuno con le proprie particolarità. Enrico è geloso, Flavio metodico, Pietro invece è in fissa con tutte le donne del mondo. Alex è un pubblicitario e ha delle grandi responsabilità all’interno della sua azienda. Ma è appena arrivato un giovane rampante che mette a repentaglio il suo lavoro. E tutto questo non sarebbe niente se quella mattina Alex non incontrasse Niki. O meglio, se i due non si scontrassero. Niki è una bella ragazza, è divertente, è intelligente, è spiritosa, è allegra. C’è solo un piccolo dettaglio. Ha diciassette anni. Vent’anni meno di Alex. E dopo l’incontro di quella mattina, nulla sarà più come prima. Il mondo adulto si scontra con quello degli adolescenti. Ed ecco mamme e figlie in una discussione continua, papà che sono ancora ragazzini e ragazzi giovanissimi che sono già troppo adulti. E ancora ragazze sognatrici, ragazze deluse, ragazze romantiche e ragazze troppo folli. E adulti che invece hanno messo da parte tutti i loro sogni e vivono, o meglio sopravvivono, senza avere il coraggio di fermarsi a riflettere. Questo romanzo è la voglia di ritrovare la propria libertà, la voglia di avere sentimenti veri, di amare senza convenzioni e senza troppi perché. È la quotidianità ma è anche il sogno. È la voglia di dire basta a quel domani che ogni giorno ci raccontiamo, nel quale siamo sempre sicuri che faremo qualcosa di speciale. Ma intanto i giorni passano e quel domani non arriva. Di lui non c’è traccia. E allora ecco la nostra fuga, la più bella, la più folle, la più pazza. Una fuga d’amore. E poi quel faro...
Insomma, un tuffo dove l’acqua è più blu. Niente di più.




Federico Moccia, Scusa ma ti chiamo amore, Rizzoli, pp. 672, euro 18

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