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OTTENERE E CREARE VALORE. IL CAPITALE SOCIALE COME RISORSA IMPRENDITORIALE
Esiste una tipologia di relazioni sociali che sia in grado di influenzare le competenze imprenditoriali? Da quali fattori dipende lo sviluppo di questo capitale sociale? A queste e ad altre domande risponde Manuela Presutti
24 giugno 2006 | Mena Aloia
Eâ vero che il network costituito dalle reti sociali risulta oggi la risorsa intangibile più importante per lo sviluppo imprenditoriale tanto da poter essere considerato come capitale sociale? Esiste una tipologia di relazioni sociali che più proficuamente rispetto ad altre è in grado di influenzare direttamente le competenze imprenditoriali? Da quali fattori dipende lo sviluppo di questo capitale sociale utile allâimprenditorialità ?
Tutte queste domande trovano una risposta in un libro recentemente pubblicato, dal titolo Il Capitale Sociale: da relazione a risorsa imprenditoriale, e scritto da Manuela Presutti, ricercatrice in Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dellâUniversità di Bologna.
Questo libro parte da tali domande ponendosi come primario obiettivo quello di aggiungere un significativo tassello di conoscenza sul tema del capitale sociale negli studi manageriali.
Al pari di altre forme di capitale, da quello economico, finanziario o umano, il capitale sociale è considerato un asset che, gestito in modo opportuno dagli attori interessati, consente di ottenere e creare valore, permettendo di realizzare obiettivi che in altri casi non sarebbe possibile raggiungere.
Il libro si suddivide in due sezioni: nella prima, teorica, si ripercorrono i principali lavori attinenti il capitale sociale; nella seconda parte, empirica, si verifica la teoria su imprese allâinterno del cluster industriale high-tech localizzato nella periferia di Roma, in una zona oggi chiamata Tiburtina Valley. Eâ sicuramente questa la parte più interessante del libro perché, fino ad oggi, sono stati prodotti ben pochi lavori empirici sul campo finalizzati a dimostrare che le relazioni sociali con attori esterni possono essere considerati alla stregua di una risorsa, ovvero un capitale per lâimpresa.
Davanti alle sfide più forti della competizione tra imprese â basti pensare al fenomeno della globalizzazione â la risposta vincente è collaborare con gli altri attori del mercato e non considerarli più dei meri antagonisti, ma dei possibili partner con i quali interagire e scambiare risorse in termini competitivi (da competizione a cooperazione).
Il libro porta a riflettere sulla importanza di saper differenziare in modo distintivo la gestione delle proprie relazioni, grazie allo sviluppo di fiducia e cooperazione tra i partner coinvolti in grado di valorizzare il loro intrinseco e più vero significato.
Lâapprofondimento svolto nel libro, sullâidea del capitale sociale, risente certamente dellâenfasi che oggi riscuotono gli asset intangibili rispetto alle tradizionali risorse tangibili, come fonti profittevoli e durature del vantaggio competitivo di unâimpresa.
Vengono approfonditi concetti importanti come quelli di conoscenza, affidabilità , cooperazione, fiducia, informalità , coinvolgimento, emotion, che oggi sembrano assumere una propria identità allâinterno del portafoglio di risorse globalmente posseduto da unâimpresa, tanto da essere oggetto di scelte strategiche distinte di medio/lungo periodo. In sintesi, si ipotizza come le relazioni sociali con attori esterni possano essere considerate alla stregua di una risorsa, ovvero un capitale per unâimpresa, poiché consentono di raggiungere obiettivi e vantaggi strategici, dalla forma e contenuto diverso (ad esempio, creazione di fiducia tra partner di business, diffusione più rapida e a minori costi di informazioni strategiche, riduzione dellâopportunismo, attivazione di meccanismi di apprendimento collettivo per la condivisione di conoscenza).
Eâ in questa ottica che il libro conclude che la capacità di sviluppare e gestire il capitale sociale possa e debba essere considerata come una competenza distintiva.
Manuela Presutti, Il Capitale Sociale: da relazione a risorsa imprenditoriale, Bonomia University Press, pp. 212, euro 21
Manuela Presutti è ricercatrice in Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dellâUniversità di Bologna sede di Rimini. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Direzione Aziendale presso il Dipartimento di Scienze Aziendali dellâUniversità di Bologna, dove svolge la sua attività di ricerca da oltre quattro anni. Si è laureata in Economia e Commercio presso la Luiss Guido Carli. Eâ stata visiting presso il Department of Ingternational Business Studies dellâUnoiversità di Uppsala.
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