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Più di 8 italiani su 10 pessimisti sul futuro

24 maggio 2013 | C. S.

La fiducia dei consumatori torna giù e trionfa il pessimismo sul quadro economico dell’Italia. D’altra parte, gli italiani non sanno più dove “tagliare” per arrivare alla fine del mese, stretti tra il crollo del potere d’acquisto (-4,8 per cento) e l’aumento della pressione fiscale, e con il 60 per cento del reddito mensile “mangiato” dalle spese obbligate, rata del mutuo e bollette in testa. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi oggi dall’Istat.

 

E’ chiaro che in questa situazione cresce lo sconforto: secondo i nostri dati, infatti, oggi solo il 14 per cento degli italiani si dichiara ottimista sul futuro -spiega la Cia- mentre più di otto italiani su dieci (86 per cento) sono convinti che la situazione economica del Paese rimarrà la stessa, o addirittura peggiorerà.

 

Intanto, a riprova della condizione di sofferenza delle famiglie, i consumi continuano a diminuire tornando ai livelli dei primi anni Novanta -ricorda la Cia-. Dall’inizio della crisi sono diminuiti quasi del 40 per cento viaggi e vacanze, ma soprattutto le famiglie hanno dovuto ridurre il budget a disposizione per la spesa alimentare di oltre 12 miliardi di euro, al netto della dinamica dei prezzi. Nessuna categoria merceologica è uscita indenne dai tagli, anche se i cali più pesanti nell’ultimo anno sono stati per ortofrutta (-10 per cento), pesce fresco (-8 per cento) e carne rossa (-5,5 per cento).

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