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Ecco come la sola parola “biologico” influenza la percezione sul cibo

Uno studio americano mette in luce come più delle proprietà salutistiche possa il marchio bio capace anche di influenzare la percezione organolettica, rendendo l'alimento organico più saporito. Più disincantati i consumatori eco-friendly

04 maggio 2013 | T N

Due ricercatori statunitensi della Cornell University hanno deciso di interrogarsi sulla percezione dei consumatori sul biologico, cercando di capire meglio come l'effetto di un semplice, bollino e marchio possa polarizzare percezioni salutistiche e gustative dei consumatori.

Si scopre così come vi sia un effetto alone della parola “biologico” capace di incidere profondamente sulla preferenze del consumatore ma anche di influenzare in maniera significativa la qualità percepita del prodotto.

115 persone sono state reclutate in un centro commerciale di Ithaca, New York per partecipare a questo studio. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare 3 coppie di prodotti: 2 yogurt, 2 biscotti e 2 porzioni di patatine fritte. In ognuna delle coppie un prodotto era marchiato come biologico mentre l'altro non lo era. In realtà, però, si trattava dello stesso identico prodotto confezionato in maniera diversa.

Il questionario era semplice e prevedeva tre capitoli: gusto, contenuto calorico e prezzo. Ovvero chiedeva a ciascuno di valutare l'aroma, il contenuto di calorie e chiedendo anche quanto fossero disposti a spendere per i prodotti.

Anche se gli alimenti erano tutti uguali, l'etichetta "biologico" ha fortemente influenzato la percezione della gente.

I consumatori hanno indicato che i biscotti e yogurt avevano meno calorie quando etichettati come "biologici", con un propensione a pagare fino al 23,4% in più.

Anche gli aspetti nutrizionali di questi alimenti sono stati notevolmente influenzati dall'effetto alone salute. I biscotti e gli yogurt organici sono stati definiti “meno grassi” e le patatine fritte bio come “più nutrienti”.

Non solo. Quello che può apparire singolare è che l'etichetta ha anche ingannato il palato. Quando il prodotto assaggiato era bio è stato giudicato sempre più appetibile e, per lo yogurt addirittura più saporito.

Una parte del questionario era dedicato alle abitudini di consumo. E' stato così scoperto che non tutti i consumatori erano tanto suscettibili alle lusinghe della parola bio.

Chi legge regolarmente le etichette nutrizionali, che acquista regolarmente cibo organico e ha comportamenti ambientalisti ed eco-friendly (stile di vita sano, attenzione al riciclaggio ecc) è meno sensibile all'effetto dell'etichettatura biologica.

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