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Ispezione del lavoro e contenzioso

Iunio Valerio Romano si pone come una sorta di erma bifronte: con una mano esercita funzioni ispettive e con l’altra fronteggia, con onestà intellettuale, la stessa materia

19 maggio 2012 | Antonella Casilli

Officina del Diritto è una collana per i tipi Giuffrè pensata quale strumento di studio e lavoro per arricchire le conoscenze giuridiche secondo un sistema di lettura articolato su più livelli.
A un informazione organica della materia sono affiancati riferimenti normativi, quesiti ed esempi che rappresentano chiarimenti mirati di pronta fruibilità, l’evidenziazione in neretto di una o più parole chiave consente una consultazione rapida e mirata.

Iunio Valerio Romano, ispettore del lavoro (responsabile unità operativa vigilanza ordinaria presso DTL Lecce ), già avvocato, con l’opera Ispezione del lavoro e contenzioso offre un valido contributo di chiarezza a chi operatore professionale o del settore voglia districarsi dal momento dell’ inizio dell’attività ispettiva sino al contenzioso amministrativo e giurisdizionale.

Dei tratti professionali dell’autore si è scelto di mettere in evidenza solo quelli che qualificano l’opera; ebbene sì, Romano si pone come una sorta di erma bifronte che, nel sentiero del diritto con una mano esercita funzioni ispettive e con l’altra fronteggia, con onestà intellettuale, le stesse.
Il primo quesito posto è, infatti, “può il funzionario compiere atti di coercizione finalizzati all’accesso ispettivo?”

L’ispezione del lavoro è attività mirata a ricondurre nell’alveo della legalità quei fenomeni di fuga dal sistema giuridico dato, ma chi esercita le funzioni ispettive? In cosa consiste la sanzione amministrativa pecuniaria?

La sanzione amministrativa, pur essendo “pena in senso tecnico” non è stata, dalla giurisprudenza, “appiattita” sul modello della sanzione penale.

Il Romano si pone quesiti ai quali risponde esaustivamente, propone esempi, riporta riferimenti normativi, un’aggiornata selezione della giurisprudenza più aggiornata, facendo emergere l’elemento qualificante dell’intero impianto sanzionatorio previsto dalla L. 689\81 ovvero il carattere afflittivo e nella correlata funzione di prevenzione generale e speciale.

L’ispezione in se nota Romano “... Qualora abbia rilevanza esterna non può che ritenersi espressione di attività autoritativa, che come tale deve essere debitamente motivata…”.
L’art. 33 L. 183\10 disciplina le varie fasi del procedimento ispettivo in materia di lavoro e legislazione sociale con una scansione che conferisce un ulteriore carattere di specialità al procedimento sanzionatorio di cui alla L. 689\81.

L’opera, attesa la fruibilità è aiuto indispensabile a chi, destinatario di un provvedimento amministrativo, intenda impugnarlo in via amministrativa o giudiziale.

Le ipotesi prospettate, di ricorso amministrativo avverso verbale unico di accertamento e notificazione di illecito amministrativo ovvero ordinanza ingiunzione (artt. 16 e 17D.L.gs 124\04 a seconda che abbia o meno ad oggetto sussistenza o qualificazione del rapporto di lavoro) ovvero ricorso amministrativo avverso la diffida (accertativa art. 12 D.L.gs 124\04 o INAIL dpr 1124\65) o ricorso giudiziario in opposizione ad ordinanza ingiunzione voglia stare in giudizio personalmente ai sensi dell’art. 23 L. 689\81.

Focalizzato il riferimento normativo che, lungi dall’appesantire la trattazione conferiscono unitarietà all’argomento, l’autore pone diversi quesiti sulla materia in argomento sviscerandola sino al contenuto della decisione del Giudice dell’opposizione ad ordinanza ingiunzione e finisce con l’accompagnare il lettore trasgressore od operatore che sia con riferimenti giurisprudenziali sino all’ipotesi di soccombenza ed eventuale ricorribilità in Cassazione concludendo così una lettura a tutto tondo dell’ispezione del lavoro e del contenzioso che ne scaturisce.

 

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