Articoli 28/04/2011

Anche in Turchia nasce l'associazione delle Città dell'Olio

Una delegazione italiana delle Città dell’Olio ha ricambiato la visita turca dello scorso ottobre


Una delegazione delle Città dell’Olio italiane guidata dal Presidente Enrico Lupi insieme ai Vice Presidenti Antonio Santarella e Francesco Lombardo ha ricambiato la visita della Camera dell’Agricoltura di Didim e di altre Camere di commercio e municipalità della Regione dell’Egeo, dello scorso novembre, con l’intento di allargare la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo che nasceranno il prossimo 6 e 7 maggio a Imperia in occasione del Forum dell’Alimentazione Mediterranea con l’auspicio del Consiglio Oleicolo Internazionale.

E’ stata una tre giorni densa di incontri istituzionali e di visita volte alla conoscenza della realtà olivicola turca e delle prospettive di sviluppo che lo stesso governo nazionale sta realizzando con il Piano di riforma Agraria che prevede la distribuzione di terre, al momento incolte (circa 2 ettari a agricoltore) per la messa in produzione di impianti olivicoli con l’assistenza diretta di tecnici agronomi regionali e nazionali, al fine di incrementare la produzione olivicola turca e di permettere anche un reddito integrativo agli stessi agricoltori.

La Turchia con una popolazione di 74 milioni di abitanti, ed un tasso di crescita intorno al 9% (dati 2010) è un Paese ad oggi rappresenta un ponte di raccordo e mediazione tra la cultura europea e medio-orientale. La produzione (dati Coi 2009/2010) si attesta intorno alle 150.000 t su una superficie di 778.000 ha in continua crescita, tanto che la nuova politica agricola di piantumazione di olivi porterà questo Paese ad essere tra i primi 3 produttori mondiali in cinque anni. Il consumo interno di olio di oliva è intorno ai 100.000 t. Per quanto riguarda le olive da tavola la produzione è di 390.000 t con un consumo di circa 320.000 t (dati Coi 2009/2010).

L’itinerario è partito dalla città di Didim, cittadina turistica marinara di circa 30.000 abitanti in inverno che salgono a 300.000 in estate, con l’accoglienza da parte del sindaco Mumin KAMACI ed una rappresentanza del Consiglio Municipale e dei comuni e camere di commercio e agricoltura della contea. Oltre a visitare le bellezze archeologiche e storiche della zona quali il Tempio di Apollo, la delegazione ha visitato la più importante cooperativa olivicola del territorio con il suo frantoio. La splendida accoglienza è stata poi sottolineata con una cena ufficiale alla presenza del Governatore della Contea di Didim Ali KATIRCI insieme a circa 80 invitati rappresentanti le camere di commercio agricoltura, rappresentati del ministero dell’agricoltura e municipalità, nonché rappresentanti del mondo produttivo.

Al termine dell’itinerario, che ha visto la visita della splendida città di Efeso, è stata visitata insieme al Presidente del Consiglio Oleicolo Turco Dr. Mustafa Tan una realtà altamente interessante dal punto di vista della promozione e valorizzazione del territorio, il Museo della Civiltà dell’Olio di Davutlar Kusadasi, che aprirà ufficialmente il prossimo giugno, di proprietà della Degirmen Group. Uno degli esempi, crediamo, unici nel panorama museale del Mediterraneo, di rappresentazione della civiltà dell’olio dagli albori fino ai giorni nostri con prezzi unici, rari e reperiti con cura e dovizia dalla Sig.ra Gursel Tonbul, imprenditrice nel mondo del turismo alberghiero, nei suoi numerosi viaggi intorno al mondo e che costituisce, ripetiamo il più bell’esempio (sia nella fattura che nella grandezza degli spazi dedicati che nella cura architettonica ed estetica) di Museo dell’Olio di tutto il Mediterraneo.

“ E’ una realtà interessante ed in rapida crescita – afferma il Presidente Enrico LUPI – che ha bisogno del nostro know how per crescere in qualità, ruolo che ci riconoscono in quanto prendono l’Italia a modello del loro sviluppo olivicolo nazionale. La cultura olivicola del mediterraneo ha radici comuni che devono essere valorizzate e promozionate a vantaggio di tutti i nostri territori e credo che con la nascita e l’entrata delle Città dell’Olio Turche nella Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo a Imperia il prossimo 6-7 maggio abbiamo anche l’occasione di realizzare idealmente un legame di pace e di fraternità fra tutti i popoli del Mediterraneo che in questo particolare momento stanno vivendo un particolare fase della loro vita politica e sociale. La Turchia può quindi diventare il ponte di legame tra culture differenti, ma che ripeto hanno radici comuni.”

“Le radici comuni si sentono ed i legami di amicizia che abbiamo istituito con le amministrazioni turche ci hanno fatto sentire a casa – così il Vice Presidente Antonio Savino SANTARELLA -. Se anche realtà in crescita, come la Turchia, riusciranno a produrre qualità, ma soprattutto seguiranno un percorso che prescinda dalla quantità indiscriminata da immettere sul mercato, credo che possa aiutare tutto il comparto olivicolo dell’area a trovare anche un nuovo modo di pensare e di agire che permetta una giusta retribuzione del lavoro dei produttori olivicoli del bacino del mediterraneo. L’Italia è considerata punto di eccellenza e modello di sviluppo; anche nel Mediterraneo bisogna fare sistema affinché venga riaffermata la dignità del prodotto e dei produttori e dei territori di produzione”.

“Hanno un una quota di autoconsumo molto alta e questo permette di praticare prezzi forse più vantaggiosi per i produttori locali – afferma il Vice Presidente Francesco LOMBARDO – e credo che siano sulla strada giusta; la nascita delle Città dell’Olio Turche li aiuterà ulteriormente a valorizzare anche il loro territorio e ritengo che ci possano essere interessanti sinergie da sviluppare in futuro”.

Le Città dell’Olio Turche saranno presenti a Imperia il prossimo 6 - 7 maggio 2011 in occasione del Forum dell’Alimentazione Mediterranea per la nascita della Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo.

 

 

di T N