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Una "Banca della Terra" per favorire il ricambio generazionale
La proposta è stata formulata da Legacoop Toscana. Nella regione l'età media degli addetti in agricoltura è di 63 anni. Per l'assessore Gianni Salvadori è necessario agire presto e subito
05 marzo 2011 | C. S.
Piace allâassessore regionale allâagricoltura, Gianni Salvadori, la proposta di âBanca della Terraâ formulata da Legacoop Toscana.
"Lâetà media degli addetti in agricoltura â ha ricordato Salvadori â in Toscana è di 63 anni e questo testimonia quanto sia urgente favorire iniziative che portino giovani nel settore. In Toscana inoltre il costo della terra è molto elevato e anche questo è un altro elemento da tenere in considerazione se si vuol favorire il ricambio generazionale. Una proposta come quella della âBanca della Terraâ è importante per la Regione Toscana e potrà aiutare non solo a favorire il ricambio generazionale, ma a âfare impresaâ in agricoltura".
Quantificati in circa 70 mila ettari la quantità di terreno agricolo oggi incolta, lâassessore ha ammonito sul pericolo di ulteriori abbandoni. "Questâanno â ha detto esemplificando â quanti sono stati gli olivicoltori che non hanno raccolto le olive perchè il prezzo non era remunerativo? Qui esiste un rischio concreto â ha aggiunto â e noi dobbiamo agire, in concretezza, per tutelare un grande patrimonio, quello agricolo, che abbiamo ereditato, ma che rischiamo di perdere. Un patrimonio che oggi vale lâ11-12% del Pil regionale".
Per scongiurare questo rischio lâassessore ha detto: "Dobbiamo inventarci pezzi di futuro, la proposta della Banca della Terra rappresenta proprio questo, un pezzo di futuro. Eâ una proposta che come Regione sosterremo per quanto ci sarà possibile".
Lâassessore ha po i ricordato il progetto âGiovani sìâ della Regione, che prevede una dotazione di 300 milioni di euro per i giovani, dei quali 30 milioni per i giovani agricoltori. "Una scelta di campo â ha sottolineato â in un momento non facile, che testimonia come la Regione, con in testa il suo presidente, sceglie di puntare sui giovani. Proprio nei giorni scorsi â ha proseguito â abbiamo avviato un tavolo di lavoro con le associazioni di categoria che servirà per definire i binari nei quali si articolerà lâintervento regionale. La proposta della âBanca della Terraâ rientrerà in uno di questi binari".
Infine lâassessore si è detto convinto della necessità di superare lâattuale impostazione del Piano di Sviluppo Rurale, che è âstrutturato in forma orizzontaleâ per passare ad una âimpostazione più mirataâ in modo d a massimizzare i risultati incentivando progetti di impresa in sinergia con le altre azioni della Regione. "Ad esempio â ha spiegato â laddove lâenergia, grazie anche a progetti regionali, sarà a più basso costo si potranno incentivare determinati progetti, laddove invece ci sarà più acqua se ne potranno incentivare altri".
Infine un cenno al possibile uso del demanio regionale. "Câè una tendenza dei giovani a riscoprire lâagricoltura, le Università di agraria registrano incrementi di iscrizioni a due cifre, noi dobbiamo dare unâopportunità a questi giovani. Ad Alberese, ad esempio, abbiamo avviato un percorso che metterà a disposizione dellâIstituto Tecnico locale una parte della terra del demanio regionale per fare didattica. Ma siccome da quellâistituto escono ogni anno un buon numero di giovani â ha concluso Salvadori, se mpre esemplificando â potremmo anche mettere a disposizione un poâ di terra per cooperative di giovani che vogliano fare impresa in agricoltura, in un contesto di filiera che garantisca non solo lâinsediamento, come avviene oggi con i premi di primo insediamento, ma anche uno sbocco remunerativo dei prodotti".
Fonte: Laura Pugliesi, Toscana Notizie
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