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Toglietemi tutto ma non il “mi piace”

La geografia delle relazioni umane su Facebook viene continuamente ridisegnata e la considerazione delle persone è a volte rimessa completamente in discussione. Spesso nascono amicizie fantasma, abbagli, illusioni e l’effetto è alienante, anziché aggregante. Il punto di vista di Paola Cerana

26 febbraio 2011 | Paola Cerana



"Ciò che è ritenuto reale produce conseguenze reali ...”

Più o meno così scriveva Florian Znaniecki, sociologo della conoscenza polacco, partendo dall'analisi della triste realtà del suo popolo e del suo tempo. Erano gli anni del dopoguerra, della prima grande guerra. Un’eternità fa!
Znaniecki intendeva dire, con ciò, che ogni convinzione produce un comportamento sociale e, anche quando una convinzione non è fondata, non è reale, provoca comunque conseguenze reali.

Interpretandolo con un po’ di fantasia, questo pensiero può sembrare premonitore del nostro presente. Quanto avrebbe da dire oggi Znaniecki di fronte al mondo della comunicazione virtuale, per esempio!
Questo filo invisibile, questa magica rete che unisce, che annulla le distanze e ribalta le prospettive.

Chi ci è vicino, piano piano può scomparire dal nostro orizzonte, spazzato via da un fiume d’invisibili presenze, mentre chi è lontano e apparentemente irraggiungibile ecco che si pone tutt’a un tratto a portata di mano, basta un click e sembra qui ....

La geografia delle relazioni umane viene continuamente ridisegnata e la considerazione delle persone è a volte rimessa completamente in discussione. Spesso nascono amicizie fantasma, abbagli, illusioni e l’effetto è alienante, anziché aggregante. In altri casi, invece, nascono rapporti di rara profondità, si spalancano porte su progetti inattesi e s’innesca un fermento cerebrale, empatico, emotivo contagioso come febbre, necessario come droga.
In entrambe i casi, le conseguenze di ciò che pensiamo sono concrete, modificano i nostri pensieri, condizionano le nostre attese, ricolorano i nostri sentimenti.

E così succede che mentre nei ‘salotti virtuali’ ci si accanisce a dissertare sui fatti che accadono nella realtà, per strada si finisce per raccontarsi di quel che avviene negli spazi virtuali. In altre parole, mentre si resta impotenti, disorientati e rassegnati di fronte ad un governo che perde vergognosamente colpi giorno dopo giorno, si è pronti a fare scattare immediatamente la rivoluzione se da Facebook improvvisamente scompare il tasto ‘mi piace’.
E allora, Znaniecki aveva ragione … ciò che è ritenuto reale produce conseguenze reali, eccome! E cosa c’è, oggi, di più reale del virtuale?

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