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Ave dieta mediterranea, tu sia la benvenuta
Patrimonio del nostro Sud ieri, patrimonio dell’umanità oggi, ormai è storia nota: l’Unesco ha riconosciuto i meriti di una identità alimentare che ha lasciato segni profondi nell’universo mondo. Il resoconto di Pasquale Di Lena
20 novembre 2010 | Pasquale Di Lena
L'Unesco ha definitivamente proclamato la Dieta mediterranea quale Patrimonio culturale immateriale dellâUmanità e ha inserito questo bene nella prestigiosa lista del patrimonio dellâumanità dellâUnesco, che vede, ad oggi, 166 riconoscimenti per 132 Paesi, di cui tre italiani, âla Dieta Mediterraneaâ che va ad aggiungersi allââOpera dei pupi sicilianiâ ed al âCanto a tenore sardoâ.
Câè da dire che la Dieta Mediterranea rappresenta il primo riconoscimento al mondo di una pratica alimentare, e, mentre, si applaude questo straordinario successo, il Ministero sta preparando altre due candidature per il prossimo anno. Altri due patrimoni importanti come lââArte della Pizza Napoletanaâ e âla Coltivazione ad Alberello dello Zibibbo di Pantelleriaâ.
Un risultato importante dal grande significato culturale, quello del riconoscimento avvenuto in Kenya, a Nairobi, dove era riunito il Comitato Intergovernativo della Convenzione sul Patrimonio immateriale dellâUnesco, che premia la nostra tradizione alimentare e lo stretto rapporto che il cibo ha con il territorio, la fonte, lâorigine delle nostre eccellenze Dop e Igp che, non a caso, ci vedono primeggiare in Europa e nel mondo.
Soprattutto con i prodotti più rappresentativi della âDietaâ, come olio di oliva, vino, frutta, pomodoro, verdura e pasta, che lo scienziato americano Ancel Keys, vissuto per oltre ventâanni in Italia, nel territorio, oggi meraviglioso parco, del Cilento, ha avuto di studiare e rendere protagonisti del nuovo prezioso riconoscimento. Il Cilento, la terra di Vassallo, il sindaco di Pollica, ucciso poco tempo fa dalla criminalità organizzata, che a questo riconoscimento ha dedicato molto del suo impegno di amministratore.
Grande la soddisfazione del nostro Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, che a questo risultato ha dedicato molto del suo impegno unitamente a quello dei suoi bravi collaboratori. âIl risultato sperato è arrivato â ha detto il Ministro â e la proclamazione quale stile di vita sostenibile basato su tradizioni alimentari e su valori culturali secolari , rappresenta una svolta epocale nel processo di valorizzazione di usi e costumi legati alle diete alimentari dei vari popoliâ
Alla notizia di questo riconoscimento anche il Presidente della Fidal, Franco Arese, a Roma per la riunione del Consiglio di amministrazione della Federazione di Atletica, ha voluto esprimere la sua grande soddisfazione per questo significativo risultato, dopo il successo, ottenuto a New York dalla sua âMaratona del gusto e delle Bellezze dâItaliaâ, in occasione del grande evento sportivo e mediatico qual è la Maratona della grande città americana.
âUn importante risultato â ha sottolineato Arese,già campione di mezzofondo â che aspettavamo e che ci rende particolarmente orgogliosi per aver colto, con il progetto âMaratonaâ di Casa Italia Atletica, tutta lâimportanza delle nostre eccellenze agroalimentari, che abbiamo definito âprimatiâ, in un rapporto stretto sport e alimentazione, con il territorio che è lâespressione di queste due fondamentali culture. Una vetrina itinerante, la iniziativa di Casa Italia Atletica, che in questi anni ha svolto un ruolo importante nel campo della comunicazione dei primati Dop e Igp della nostra agricoltura e dei nostri vini a D.O. e dei territori vocati a queste produzioni.
Siamo grati al Ministro Galan ed alla sua squadra â ha continuato il presidente Arese - dellâimportante successo ottenuto con il riconoscimento della Dieta Mediterranea, utile per affermare il nostro stile di vita, il nostro patrimonio culturale e quello legato alle tradizioni, soprattutto culinarie, il valore della sobrietà , che serve ai giovani per raggiungere e vivere la soddisfazione dei risultati. Il nostro impegno nella comunicazione e promozione della corretta e sana alimentazione e nella valorizzazione dei territori di origine delle nostre eccellenze, insieme al Mipaaf, alle Regioni ed alle Provincie, allâEnit ed allâIce, alla Confederazione Italiana Agricoltori e, prossimamente, la Confcooperative, troverà nel riconoscimento ottenuto in questi giorni a Nairobi, un valido sostegno e un ulteriore stimolo nella promozione del Paeseâ
Un riconoscimento, diciamo noi, da considerare una straordinaria opportunità per affermare i nostri prodotti e la nostra cucina e per dare forza e programmazione alla strategia di marketing, in modo da far vivere ai nostri prodotti crescenti successi sulla scia dei positivi risultati rilevati in questi ultimi mesi.
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