Mondo
Pasta, cioccolata, olio di oliva e frutta italiani crescono in India
Il mercato indiano, nonostante gli alti dazi doganali e una stringente regolamentazione sull'importazione, è attento ai prodotti italiani. E' la pasta, soprattutto, ad essere entrata nel cuore degli indiani. Bene anche il vino che vede l'Italia sul podio
03 maggio 2016 | C. S.
L'India può essere un interessante mercato di sbocco per il cibo Made in Italy. A confermarlo è stato il workshop "The Sweet Taste", inaugurato dall’ambasciatore d’Italia a New Delhi Lorenzo Angeloni.
Le importazioni di cibo e vino italiano in India sono aumentate del 7,6% nel 2015 nonostante gli alti dazi doganali e le barriere non tariffarie create da complessi regolamenti e controlli alle frontiere.
"Tutti e quattro i prodotti di punta, ovvero pasta, cioccolata, olio di oliva e frutta — ha detto il direttore dell’Ice di New Delhi Francesco Pensabene — hanno registrato una crescita che si prevede costante anche nei prossimi anni".
Il mercato indiano dell’alimentare è infatti in piena espansione con un import in aumento del 16% nel quadriennio. La quota di mercato del cibo e vino italiano è dello 0,5% (circa 70 milioni di dollari nel 2015) in crescita del 27% negli ultimi quattro anni. Oltre alla pasta dove domina con l’80%, l'Italia ha il 20% della quota di mercato dei formaggi e il 15% dei vini (al terzo posto dopo Australia e Francia). Le prospettive sono quindi incoraggianti ma bisogna spesso fare i conti con dazi che variano dal 37% al 108% e con severe e spesso confuse regole sull'etichettatura, sulle scadenze dei prodotti e sui controlli alla dogana.
Il mercato dell'olio d'oliva in India potrebbe interessare la domanda proveniente da oltre 1 miliardo e trecento milioni di consumatori; attualmente registra, però, un volume d'affari pari a 44 milioni di euro.
L’india non è un Paese produttore di olio di oliva ed è per questo motivo costretta ad importare. L’Italia è il secondo paese esportatore e detiene una quota del 30% del mercato indiano. I consumi locali impongono flussi di importazione che riguardano tre categorie: olio di sansa, olio d'oliva ed olio extra vergine di oliva.
Il primo è il più venduto, grazie anche al basso costo e a propensioni radicate nei consumi, e copre il 50% del mercato, ma l'extra vergine e l'olio d'oliva stanno recuperando quote, soprattutto grazie allo sviluppo culinario e gastronomico diversificato, nonché ad una maggiore consapevolezza sui benefici salutistici. “E' evidente che questo quadro non determina ancora un impatto significativo in larga scala sui consumi quotidiani di fascia bassa e media. Afferma Francesco Pensabene direttore dell’ufficio Agenzia ICE di New Delhi che aggiunge: la previsione è che il mercato dell'olio d'oliva possa crescere in India del 25% nei prossimi tre anni, per arrivare a sfiorare i 90 milioni di Euro di valore, soprattutto grazie alla domanda in crescita proveniente dai principali centri metropolitani”.
Le importazioni dovrebbero aumentare agevolate dalla bassa imposizione dei dazi all'importazione (7,5%).
Ma i problemi non sono solo i dazi. Vi è anche una stringente normativa sulle importazioni.
"La conseguenza di questa regolamentazione — ha spiegato Rakesh Banga, che rappresenta il Forum of Indian Food Importers — è che le merci sono bloccate per settimane nei container con il rischio di deperimento dei prodotti, soprattutto quelli freschi. Per far arrivare un nuovo prodotto sul mercato, per esempio una nuova marca di formaggio — ha aggiunto — sono necessari dai 4 ai 5 mesi di attesa prima di avere l’autorizzazione all’importazione".
Potrebbero interessarti
Mondo
Allarme in Puglia per la concorrenza sleale della Tunisia dell'olio di oliva

Il prezzo medio dell'olio d'oliva tunisino è diminuito del 50,1% rispetto alla stagione precedente, passando da 5,06 a 2,22 euro/kg. Tra novembre 2024 e agosto 2025, la Tunisia ha esportato un totale di 181.300 tonnellate di olio d'oliva
25 settembre 2025 | 15:00
Mondo
Produzione di olive da tavola in calo del 5% in Spagna

L'Interprofessione delle olive da tavola spagnola stima 535.150 tonnellate. E' la mancanza di piogge che sta condizionando più pesantemente la raccolta. Male le previsioni per Hojiblanca e Manzanilla
25 settembre 2025 | 14:00
Mondo
Primo voto sulla semplificazione della PAC europea

Maggiore flessibilità per gli agricoltori nel mantenere i terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali. Pagamenti di crisi per gli agricoltori colpiti da catastrofi naturali da prelevare dai fondi per lo sviluppo rurale anziché dai pagamenti diretti
25 settembre 2025 | 13:00
Mondo
Standard internazionali rafforzati per il panel test per l'olio vergine di oliva

Più di 120 panel leader provenienti da 33 paesi hanno partecipato al workshop COI. Ogni panel ha valutato oltre 28 campioni di olio d'oliva vergine, utilizzando la piattaforma per analisi statistiche in tempo reale
25 settembre 2025 | 10:00
Mondo
Il mercato britannico dell'olio di oliva: occasione persa per l'Italia

L'Italia dell'olio di oliva nell'ultimo anno ha visto scendere la propria quota di mercato al 24% con la Spagna salita al 60%, anche grazie alla leadership sulle private label. Le occasioni non sfruttate di un mercato in crescita
24 settembre 2025 | 14:00
Mondo
Il potenziale d'export di olio di oliva del Marocco: 60 mila tonnellate

Il Paese nordafricano da sempre privilegia i consumi interni ma con una produzione da 200 mila tonnellate aumenta anche la quota destinabile all'export. Nel 2024 il Marocco aveva spedito negli Stati Uniti 3835 tonnellate di olio d’oliva
24 settembre 2025 | 12:00