Legislazione 24/02/2017

Terreni agricoli demaniali ai giovani agricoltori, a condizioni agevolate

Il Presidente di Ismea, nel corso di un'audizione parlamentare, ha presentato un piano di dismissione per 22 mila ettari da assegnare a giovani imprenditori agricoli


Accelerare la dismissione dei 22 mila ettari dei terreni di proprietà di Ismea destinati ai giovani agricoltori con delle nuove norme. E' uno degli obiettivi del Piano di razionalizzazione e rilancio dell'ente pubblico economico del Ministero delle Politiche agricole, illustrato in Commissione Agricoltura al Senato dal presidente Enrico Corali insieme al direttore Raffaele Borriello.

Un Piano che in 200 pagine, punta a riorganizzare le funzioni dell'Ismea; con la riforma degli enti agricoli, infatti, avendo due società per azioni l'Istituto per lo sviluppo alimentare, Isae e la Società di gestione fondi per l'agroalimentare (Sgfa), è stato necessario rivedere e integrare le varie attività. ''Quello di velocizzare la vendita dei terreni, operazione iniziata circa due anni fa - ha detto Corali - è tra i capitoli più importanti del Piano che abbiamo già consegnato al ministro Martina''.

Il Piano, di fatto, contiene delle norme inserite nel delegato fiscale, che permettono di sbloccare il passaggio di mano dei terreni che rientrano nella piena disponibilità ad Ismea, in seguito ad inadempienze contrattuali da parte degli assegnatari. ''Il fatto di essere ente pubblico economico consente di avere un titolo esecutivo nella vendita senza andare dal giudice, accelerando di anni le procedure di dismissione'', ha spiegato il presidente che, senza voler anticipare nulla, ha parlato ''di grande operazione di dismissione entro l'anno''. Quanto al meccanismo Corali ha precisato che ''il terreno viene venduto al giovane a cui concediamo un mutuo anche trentennale con il patto di 'riservato dominio', in modo tale che se nel corso del tempo non riesce a pagare l'ente se lo riprende per poi rimetterlo in circolo; questo passaggio, per tutta una serie di ragioni anche dovute alla normativa, si è rivelato molto farraginoso. Adesso, con queste nuove norme, speriamo di avere sciolto questo nodo burocratico''.

Fonte: Ansa

di C. S.