L'arca olearia

I pericoli di un'irrigazione dell'olivo con acque saline

L'olivo tollera generalmente bene una certa dose di salinità ma le conseguenze su produttività e caratteristiche qualitative dei frutti sono stati raramente analizzati. Cosa accade a livello anatomico e morfologico sui tessuti?

09 marzo 2018 | R. T.

La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha analizzato l'effetto della salinità sulla fisiologia dei frutti dell'olivo (Olea europaea L.).

Ad essere studiata, in particolare, la varietà Leccino, considerata generalmente un genotipo piuttosto sensibile alla salinità.

Infatti la Leccino trasloca i sali, in particolare il sodio, nelle parti aeree della pianta, con effetti che sono sia sulle foglie, in termini di clorosi e competizione con taluni nutrienti, ma anche sui frutti.

Proprio sui frutti, la ricerca è avara di dati sulle conseguenze di un'irrigazione con acque saline sulla produttività e sulle caratteristiche delle olive.

Per arrivare allo scopo desiderato, ovvero produrre uno stress salino sui frutti, i ricercatori hanno irrigato le piante dall'allegagione fino all'invaiatura con acque saline a 0 e 60 mM di cloruro di sodio.

I campioni di frutti sono stati presi a due soli livelli di inviaiatura: olive verdi (<50% buccia viola) e olive mature (>50% buccia viola).

Prima di tutto, l'irrigazione con acqua salina riduce l'accrescimento dei germogli del 15, 18 e 24%, rispetto a controllo irrigato con acqua non salina, rispettivamente dopo 35, 42 e 49 giorni dall'allegagione.

Le olive accumulano cloruro di sodio, effetto più visibile sulle olive verdi (559 mg/kg) che non su quelle mature (397 mg/kg), probabilmente in ragione del maggior fabbisogno in acqua delle olive verdi per l'inolizione.

La produttività dell'oliveto irrigato con acque saline è più bassa di quella irrigata con acque normali, in ragione di una minore inolizione dei frutti e quindi resa in olio.

Le olive irrigate con acque saline, però, mostrano un notevole aumento del contenuto fenolico (+58%) rispetto al controllo.

Le olive campionate, dopo essere state congelate, sono state sottoposte a osservazioni anatomo-morfologiche, evidenziando che l'irrigazione con acque saline induce un incremento dell'area cellulare e un ispessimento della cuticola, dell'epidermide, dell'ipoderma e del mesocarpo esterno. Tutti questi fenomeni potrebbero essere spiegati con la necessità di proteggere i frutti da stress biotici e abiotici.

Bibliografia

Samuele Moretti, Alessandra Francini, Antonio Minnocci, Luca Sebastiani, Does salinity modify anatomy and biochemistry of Olea europaea L. fruit during ripening?, Scientia Horticulturae, Volume 228, 2018, Pages 33-40, ISSN 0304-4238

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

La classificazione delle varietà di olivo dalla morfologia 3D delle olive e dei noccioli

La caratterizzazione morfologica valuta i tratti della pianta, dei fiori, delle foglie, dei frutti e dei noccioli, con la morfologia dell'endocarpo considerata la più affidabile per la discriminazione di cultivar di olivo

08 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Filtrazione dell'olio extravergine di oliva: l'influenza su umidità e fenoli

Oltre a proteggere l'olio extravergine d'oliva dal degrado chimico riducendo il contenuto di acqua, la fase di filtrazione lo rende più brillante per l'accettazione da parte dei consumatori. Il contenuto dei diversi composti fenolici durante la filtrazione differisce per ogni famiglia

07 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio

L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio

06 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo

Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità

05 dicembre 2025 | 15:45

L'arca olearia

Distinguere le caratteristiche varietali dell'olio extravergine di oliva grazie ai composti volatili

Le proporzioni delle categorie di composti volatili hanno mostrato differenze significative tra i diversi oli monovarietali. Ecco quale è la varietà con la più grande varietà di composti volatili fra Arbquina, Arbosana, Koroneiki, Picual, Frantoio e Coratina

05 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

Ecco come l'olivo può diventare tollerante a Xylella fastidiosa: il caso Cellina di Nardò

L'architettura idraulica dello xilema, con il diametro dei vasi, la frequenza, la lunghezza, la disposizione dei condotti non solo regola l'efficienza idraulica ma consente all'olivo di tollerare meglio le infezioni da Xylella fastidiosa

05 dicembre 2025 | 14:30