L'arca olearia 02/06/2017

Anticipo della fioritura e siccità mettono a rischio la coltivazione dell'olivo nel Mediterraneo

Anticipo della fioritura e siccità mettono a rischio la coltivazione dell'olivo nel Mediterraneo

L'irrigazione diventerà pratica indispensabile per l'olivicoltura nelle regioni più a sud già a partire dal 2050, quando la fioritura potrebbe essere anticipata fino a 15 giorni rispetto al 1950. Areale di coltivazione si spinge sempre più a nord


Il bacino del Mediterraneo è la più grande area mondiale con condizioni climatiche adatte alla coltivazione dell'olivo.

L'olivicoltura è una risorsa importante per molte popolazioni, essendo fonte di reddito per milioni di famiglie.

Una delle aree del pianeta che può risentire maggiormente dei cambiamenti climatici è però proprio il Mediterraneo, stando a uno studio dell'Istituto agronomico mediterraneo di Bari.

I dati presi a riferimento dall'Istituto sono i modelli climatici regionali dell'Echm5, scenario A1B. Sono quindi state tenute in conto le necessità climatiche dell'olivo, secondo il metodo della zonazione agro-ecologica. I fabbisogni idrici della coltura sono stati calcolati secondo il metodo Fao.

I risultati dello studio hanno evidenziato che le aree coltivabili ad olivo potrebbero espandersi verso nord, e a quote più elevate, aumentando del 25% nei prossimi 50 anni.

I dati indicano inoltre che la fioritura potrebbe essere anticipata di 11 giorni ± 3 giorni nello stesso arco temporale, durante il quale l'evapotraspirazione dovrebbe aumentare in media dell'8%.

L'evapotraspirazione è la misura dei consumi idrici della coltura, ovvero quanta acqua viene persa per evaporazione e traspirazione. E' anche un parametro importante per stabilire fabbisogni idrici, volumi e turni di irrigazione.

A questo proposito, i volumi irrigui necessari alla coltivazione dell'olivo nell'area mediterranea potrebbero crescere di 70 millimetri/stagione, con picchi fino a 140 millimetri/stagione nel sud della Spagna, in Marocco e Algeria.

Con la riduzione delle piogge, la loro concentrazione in archi temporali sempre più ristretti, e l'aumento dell'evapotraspirazione sarebbe impossibile continuare a coltivare l'olivo in asciutta, ovvero senza impianti di irrigazione.

Bibliografia

Lazar Tanasijevic, Mladen Todorovic, Luis S. Pereira, Claudia Pizzigalli, Piero Lionello, Impacts of climate change on olive crop evapotranspiration and irrigation requirements in the Mediterranean region, Agricultural Water Management, Volume 144, October 2014, Pages 54-68, ISSN 0378-3774

di R. T.