L'arca olearia

Nulla deve andare sprecato, se c'è mercato. Il caso delle acque di vegetazione

Tra lo smaltimento tal quale sul terreno, con pratiche e rischi connessi, e un sistema in continuo che ne permette anche la valorizzazione c'è una bella differenza, senza grandi costi di gestione e manutenzione

27 giugno 2014 | R. T.

Il progetto Sofia (ndr Il frantoio del futuro dovrà essere a impatto zero) ha suscitato molto interesse e reazioni tra gli operatori.
Richieste di chiarimento sui macchinari e sui dettagli del processo che abbiamo voluto soddisfare intervistando direttamente il responsabile scientifico del progetto, il Prof. Claudio Lubello dell'Università di Firenze.

- Prof. Lubello, qual'è la novità più significativa di questo processo?
Certamente la possibilità di chiudere il ciclo attraverso una lavorazione in continuo. Oggi, al termine della separazione con decanter e centrifughe, le acque di vegetazione vengono stoccate in grandi serbatoi anche per molti giorni, con enormi problemi. Con il progetto Sofia siamo riusciti a gestire le acque di vegetazione in continuo. E' sufficiente disporre solo di una piccola cisterna di compensazione.

- Acque di vegetazione per il frantoio, problema risolto?
La filiera proposta ha consentito di rimuovere il 99% della sostanza organica e il 100% dei nutrienti delle acque di vegetazione, concentrandoli nel flusso delle sanse recuperate, di produrre un flusso di condensato privo di nutrienti e caratterizzato da un elevato grado di biodegradabilità della sostanza organica residua. Il condensato risulta dunque facilmente trattabile con processi biologici permettendo l’ottenimento di un effluente con caratteristiche qualitative tali da garantire lo scarico in pubblica fognatura e, a seguito di ottimizzazioni del processo, in corpo idrico recettore.

- Per scaricare in corpo idrico serve un'acqua quasi pura, come è possibile?
Per scaricare in corpo idrico non è sufficiente il Ble Vap ma si possono ottenere gradi di biodegradabilità superiori al 90 % mediante la conduzione ed il monitoraggio di impianti SBR a biomassa adesa e a scala pilota mediante MBR e biofiltrazione. L’ottimizzazione del processo di depurazione del condensato mediante adsorbimento su carbone attivo dell’effluente del trattamento biologico ha permesso di ottenere valori residui del COD prossimi a 60 mg/l, abbondantemente inferiori a quelli previsti per lo scarico diretto in corpo idrico recettore.

- L'acqua di vegetazione, secondo la proposta del progetto Sofia, continua a essere un “rifiuto” da smaltire. Possibile che non ci sia modo di valorizzarla?
Non è così. Il Blue Vap produce anche un concentrato che è molto ricco di polifenoli. Mentre il condensato può essere smaltito, il concentrato può essere recuperato per estrarre i 33 mg/l di polifenoli presenti, alcuni dei quali preziosi come tirosolo e idrossitirosolo. Andrebbe creato un mercato e una filiera per valorizzare i polifenoli estraibili dal concentrato. Fino a che non si realizzerà, può essere miscelato senza alcun problema alla sansa, oppure potrà essere utilizzato come biocombustibile. Nulla può andare sprecato, la scelta dipende dal singolo imprenditore.

- Durante il periodo di frangitura, i frantoiani sono molto impegnati. Gestire un ulteriore macchinario può essere complicato e costoso
Non è stata inventata alcuna nuova tecnologia. Il Blue Vap è un semplice evaporatore/condensatore, con un processo di lavoro elementare ed affidabile. Negli anni di lavoro, al di là del necessario sviluppo e miglioramento impiantistico, non abbiamo mai rilevato malfunzionamenti significativi o che necessitassero di tecnici esterni. Anche la manutenzione è molto semplice e può essere effettuata dallo stesso frantoiano che ha dimestichezza con macchinari ben più complessi in frantoio.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Salvare gli olivi dalla siccità migliorando la salute del suolo

Individuati tre batteri alleati degli olivi contro la siccità, ognuno con funzioni complementari: Solirubrobacter, presente nel suolo e spesso associato alla decomposizione della materia organica e al ciclo dei nutrienti, Microvirga, che può vivere in simbiosi con le piante aiutandole ad assorbire nutrienti essenziali come l’azoto, e Pseudonocardia, noto per produrre sostanze antimicrobiche e contribuire alla difesa delle piante da patogeni

24 ottobre 2025 | 19:00

L'arca olearia

I diversi costi di raccolta delle olive tra raccolta con agevolatori elettrici o pneumatici o con scuotitore

Ecco un’analisi dettagliata di quattro diversi sistemi di raccolta delle olive, con relativi costi e analisi dell’impatto ambientale. I limiti morfologici o agronomici possono influire sull’efficacia dei singoli sistemi

24 ottobre 2025 | 18:45

L'arca olearia

La differenza nella resistenza a Xylella fastidiosa tra diversi cloni dlela varietà Leccino

Uno studio del CNR dimostra che non tutti i cloni della varietà Leccino mostrano uguali livello di resistenza a Xylella fastidiosa. La gravità di disseccamento è variabile, causando in quattro cloni dal 16% al 40% di piante morte

24 ottobre 2025 | 18:20

L'arca olearia

Ecco quali sono i fenoli che danno l'amaro e il piccante dell'olio extravergine di oliva

La pungenza e l'amarezza dell'olio extravergine di oliva sono due attributi sensoriali che sono stati tradizionalmente correlati al contenuto fenolico totale, ma è possibile collegare questi attributi a specifici derivati secoiridoidi

24 ottobre 2025 | 18:00

L'arca olearia

Senza fascicolo aziendale scattano le sanzioni: tracciabilità obbligatoria degli oli di oliva vergini

L'obbligo di costituzione e/o aggiornamento del Fascicolo Aziendale deve essere assolto prima della commercializzazione delle olive e/o prima della loro molitura. La sanzione amministrativa pecuniaria da 500 Euro a 3.000 Euro e la responsabilità solidale dei frantoi

24 ottobre 2025 | 14:00 | Stefano Pasquazi

L'arca olearia

Quanto costa un chilogrammo di olio extravergine di oliva al frantoiano?

Cerchiamo di capire, sulla base dei costi di produzione, quanto può essere il prezzo all’origine di un olio extravergine di oliva italiano in questo primo scorcio di campagna olearia. Differenze molto significative tra le regioni

24 ottobre 2025 | 11:00