Associazioni di idee
L'etichetta del vino deve essere a misura di consumatore
La trasparenza è dovuta ma l'applicazione di ulteriori informazioni, come sui volantini farmaceutici, non è la risposta. Troppe informazioni uccidono l'informazione. Le regole devono inoltre valere anche per i vini d'importazione
12 marzo 2018 | C. S.
ln risposta alla richiesta di proposte normative per I'etichettatura delle informazioni nutrizionali e degli ingredienti sul vino, che la Commissione europea ha lanciato nel marzo 2017, I'AREV (Assemblea delle Regioni viticole europee) desidera evidenziare i seguenti punti:
Qualsiasi nuovo regolamento di etichettatura valido per i vini europei deve applicarsi anche per i vini d'importazione. ln caso contrario, la concorrenza internazionale ne sarebbe falsata ed i produttori europei sarebbero penalizzati.
L'AREV esorta pertanto la Commissione a non imporre nuovi vincoli al settore vitivinicolo europeo senza aver prima armonizzato lo "standard internazionale per I'etichettatura deivini", raccomandato dall'OIV con il regolamento europeo.
La volontà di trasparenza verso il consumatore della Commissione è lodevole, ma in primo luogo è importante tenere conto delle reali aspettative dei consumatori, tali che espresse
nell'indagine condotta nel2005 dalla DG SANCO.
L'AREV ricorda che il vino è un prodotto di "piacere" e come tale, ta menzione deivalori nutrizionali nell'etichettatura non è una richiesta degli appassionati di vino.
A differenza di molte altre bevande alcoliche, la specificità delle produzioni vitivinicole risiede nel non essere il risultato di processi industriali.
L'AREV chiede quindi che Ia loro etichettatura sia adattata a questa specificità.
L'applicazione di ulteriori informazioni per il consumatore sull'etichetta, come sui volantini farmaceutici, non è la risposta. Troppe informazioni uccidono l'informazione: un ordine di grandezza chiaro e comprensibile dal consumatore è più rilevante di una cifra precisa, non molto significativa e complessa da formalizzare.
L'AREV predilige cifre indicative, complete ditolleranze ed al di fuori dell'etichetta. Per le organizzazioni vitivinicole di piccole e medie dimensioni, menzionare piir informazioni
sull'etichetta, che inoltre varino non solo in base all'annata, ma anche da una vendemmia a un'altra, sarebbe un obbligo molto complesso e dal costo molto elevato.
L'AREV ritiene quindi come una priorità, il dare al settore vitivinicoto, l'opportunità di utilizzare le nuove tecnologie dell'informazione: giacché il consumo e la tracciabilità dei prodotti sono sempre più gestiti da sistemi informatici, la tecnologia digitale consente, tramite un Codice QR, di fornire informazioni reali sui metodi di fabbricazione e sulla composizione del prodotto finale.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Lievito e olio d’oliva, il segreto dell’impasto perfetto
Nella tradizione della nostra arte bianca, l’aggiunta dell’olio negli impasti è poco citata, ma ha un ruolo importante, perché ne esalta i benefici sulle preparazioni. Ecco perché è giusto festeggiarlo nella Giornata mondiale dell’olivo
26 novembre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
Il settore agrituristico italiano vale 2 miliardi di euro
Record assoluto per quanto riguarda la domanda agrituristica, con più di 4,7 milioni di ospiti e 17 milioni di pernottamenti in agriturismo nel 2024, valori superiori al 25% rispetto a quelli pre-pandemici
25 novembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Federconsumatori contro la speculazione sull'olio di oliva italiano
Federconsumatori Basilicata propone l’inasprimento delle sanzioni per frodi agroalimentari, l’obbligo di tracciabilità totale per l’olio extravergine;, incentivi per la produzione sostenibile e certificata e tutela delle denominazioni di origine e delle varietà autoctone
23 novembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Acquisti di olio di oliva italiano di qualità: al via una fase sperimentale
Nuovo accordo , dopo quelli siglati gli anni scorsi, tra Costa d'Oro e Confagricoltura per una nuova fase sperimentale per valorizzare ll'extravergine italiano. Si partirà da Puglia e Calabria
22 novembre 2025 | 13:00
Associazioni di idee
Con l'olio extravergine di oliva dal fast food al fast good
Accanto ai temi classici della ristorazione professionale, emerge una novità significativa: l’attenzione ai modelli di consumo veloci, al cosiddetto fast food di nuova generazione. L’olio extra vergine di oliva può essere protagonista anche in queste formule contemporanee
20 novembre 2025 | 18:00
Associazioni di idee
La Calabria olivicola che non ti aspetti: qualità con lo sguardo oltre la tradizione
Un momento di festa, nel mezzo della campagna olivicola, che si presenta buona per quantità e addirittura eccellente per qualità, come confermato all’unisono da tutti i presidenti calabresi del variegato mondo di Italia Olivicola
20 novembre 2025 | 16:00