Turismo

Il turismo dell'olio extra vergine di oliva che ancora non c'è

Il turismo enoico ha creato ricchezza per interi territori e un prodotto che ha le potenzialità del vino è senz’altro l’olio d'oliva. Un filone ancora poco sfruttato perchè "quello che da un paio di mesi sta accadendo nei frantoi italiani, tanto per capirci, non è turismo, è commercio" afferma Carlo Pietrasanta

17 novembre 2017 | Maurizio Pescari

L’evoluzione del rapporto tra prodotto agroalimentare e valorizzazione e promozione del territorio è sotto gli occhi di tutti e la distanza che un tempo divideva un vigneto, un uliveto, un caseificio, dall’essere riconosciuti come ‘risorsa turistica’ di un territorio determinato, si va via via riducendo. Un risultato ottenuto grazie alla lungimiranza di imprenditori agricoli capaci ed illuminati ed alla attività di Associazioni impegnate nel settore, che hanno fatto sì che la Penisola scoprisse tante opportunità vere di ‘avventure culturali’, come le chiamano gli Anglosassoni, definendo così ‘la scoperta di qualcosa che esiste, ma che pochi conoscono’; una risorsa artistica, storica, ambientale, che esiste ma scarsamente, se non per nulla, percepita da chi ci vive accanto.

Il vino, da questo punto di vista, ha segnato una strada che oggi molti percorrono, bene o male non si sa. Condizioni di base, la qualità del prodotto e il valore del territorio, ma a fare la differenza è di certo la capacità di imprenditori perlopiù agricoli, di diventare imprenditori turistici. Di sé stessi. Detto questo, è sotto gli occhi di tutti il tempo perso a causa dell’inadeguata applicazione del concetto di ‘strada del vino’, che ha portato alla nascita un numero considerevole, o sconsiderato, di ‘Strade’, quasi fossero campanili, dedicate a qualsiasi cosa, con il risultato che il ‘turista’ ne esce frastornato, la qualità attesa non è percepita e ben presto si smarrisce.

Un prodotto che ha le potenzialità del vino è senz’altro l’olio. Un uliveto ha un fascino paesaggistico diverso da quello di un vigneto; l’ulivo spesso è in paese, ne caratterizza le colline prospicenti fino ad assumere un valore urbanistico. Un ruolo talmente forte che induce il ‘turista’ ad associare – sbagliando - alla presenza di uliveti, la garanzia di qualità del prodotto, valore questo che deve essere sempre dimostrato, non essendo legato solo alla disponibilità di frutto.

Ora si parla di turismo dell’olio ed a farlo è il Movimento Turismo del Vino, che continua a ricoprire un ruolo di rilievo per la diffusione della cultura dell’accoglienza in cantina ed al quale si deve la nascita di ‘Cantine Aperte’, evento che ha dettato la strada, facendo dei vignaiuoli risorse turistiche di un territorio.

“Ne stiamo parlando da un po’ – spiega Carlo Pietrasanta, Presidente di MTV – e siamo quasi pronti, anche se, a mano a mano che andiamo avanti ed affiniamo i nostri discorsi, ci rendiamo conto della mole di lavoro che c’è da fare e di come lo scenario in realtà sia diverso rispetto a quello del vino. Fatto salvo il valore ambientale e paesaggistico, a segnare la differenza sono produttori e consumatori. Non è per niente facile. Il turismo legato ad una risorsa agro alimentare, non deve essere misurato solo ed esclusivamente dalla vendita del prodotto, ma dev’essere legato alla conoscenza, al sentimento, all’ambiente, alla vita di campagna in sé; quello che da un paio di mesi sta accadendo nei frantoi italiani, tanto per capirci, non è turismo, è commercio. Ecco noi vogliamo trasformare questo atto, spostandolo da un periodo limitato di tempo, a tutto l’anno. Vogliamo che olivicoltori e frantoiani capiscano che di olio bisogna parlarne tutto l’anno, perché solo in questa maniera migliorerà la percezione della qualità da parte del turista consumatore e per far questo dobbiamo vivere il territorio, conoscere l’olivicoltore, conoscere le tecniche di estrazione. Non cambierà nulla, vivendo per pochi momenti la sala di un frantoio”.

Da negozio agricolo, a risorsa del territorio il salto è lungo. Il settore ha la forza per fare questo passo? Ancora una volta i produttori sono chiamati a fare la differenza. I segnali sono positivi. Sono tante le azioni da mettere in atto traendo esempio dall’ultimo quarto di secolo vissuto dal vino. C’è solo bisogno di avere la forza per fare la differenza e di comprendere che questa non si fa solo all’interno del frantoio, ma aprendone le porte, vivendo la campagna, ogni giorno dell’anno. C’è bisogno di leader, come quelli che stanno crescendo in tutte le regioni d’Italia e che stanno facendo squadra. Vogliono dare valore ad un percorso tutto nuovo e compiere una missione impossibile: cambiare le abitudini.

Potrebbero interessarti

Turismo

Una vacanza nell'Alpe Gerlitzen tra sci, neve e molto altro

Lasciarsi trasportare in un sogno invernale inondato di sole, sospesi sopra il Lago di Ossiach, tra piste innevate, terrazze panoramiche, buona cucina e splendida accoglienza. Qui, nel cuore della Carinzia, lo sci è molto più di uno sport: è pura gioia di vivere

27 novembre 2025 | 18:00

Turismo

Mammoth Lakes per un Natale diverso negli States

I dolci di Natale made in USA deliziano grandi e piccini: biscotti di pan di zenzero, torte speziate e cioccolate calde arricchite da marshmallow fatti in casa rendono ogni momento ancora più magico

24 novembre 2025 | 17:00

Turismo

Concluso con successo il mese di Frantoi Aperti in Umbria 2025

L’Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria tornerà alla ribalta il prossimo anno, con la XXIX edizione di Frantoi Aperti® in Umbria, in programma dal 17 ottobre al 15 novembre 2026

22 novembre 2025 | 15:00

Turismo

Le Ciminiere di Catania: il Natale non si spegne, torna Christmas Town

Dal 6 dicembre al 6 gennaio 2026 il più grande Parco tematico del Sud Italia. Pista di pattinaggio più grande di sempre, nuova Giostra Albero di Natale in anteprima assoluta, White Slide e una Casa di Babbo Natale da 450 mq

22 novembre 2025 | 14:00

Turismo

Il mercato di Natale di Bolzano dal 28 novembre al 6 gennaio

Saranno 93 i tradizionali chalet di legno rappresentanti l'artigianato artistico e specialità gastronomiche che riempiranno di colori e luci piazza Walther. In piazza Municipio si potrà visitare anche una mostra multimediale dedicata alle tradizioni altoatesine più autentiche del Natale

19 novembre 2025 | 17:00

Turismo

Caorle Christmas Time, si apre il mercatino di Natale sul mare

Dal 6 dicembre uno dei mercatini più lunghi e scenografici d’Italia, che quest’anno vedrà nascere “Chinonsò”, il più grande villaggio del Grinch mai realizzato nel Paese. Un progetto ironico e spettacolare che trasforma il centro storico in un set cinematografico a cielo aperto: installazioni, spettacoli, luci, mercatini e sapori del mare per un mese intero di festa e meraviglia

18 novembre 2025 | 18:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati