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Nonostante la crisi le esportazioni spagnole d’olio d’oliva continuano a crescere

In cinque mesi l’export del Paese iberico ha fatto segnare un incremento del 6%. Ottime performance in particolare verso i mercati extracomunitari

27 giugno 2009 | Ernesto Vania

Asoliva, la principale rappresentanza spagnola degli industriali dell’olio, ha diffuso un dato incoraggiante per il mercato del Paese iberico. Da gennaio a maggio 2009 le esportazioni sono state pari a 111.363 tonnellate, con un aumento del 6,18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tale incremento è stato alimentato dal buon comportamento dei risultati di olio d'oliva verso i paesi terzi in cui si è registrato un aumento del 8,77%, con un totale di 39.943 tonnellate. Mentre le esportazioni verso i mercati UE sono aumentati del 4,79%, con un volume totale di 71.419 tonnellate.

Nel segmento degli oli confezionati i dati da gennaio a maggio mostrano che le vendite sono aumentate del 5,6%, per un totale di 45.365 tonnellate, mentre nel segmento dello sfuso l’aumento è stato del 6,57%, per un totale di 65.998 tonnellate.

Il fatto che oltre 60.000 tonnellate siano di olio extra vergine d’oliva è una buona notizia per i produttori che stanno spingendo per questo prodotto.

Per quanto riguarda i principali mercati di esportazione, l'Italia continua a dominare la maggior parte dei volumi di acquisti da gennaio a maggio circa 29 milioni di chilogrammi, seguita dal Portogallo con quasi 13.000 tonnellate, mentre gli Stati Uniti hanno acquistato più di 5.450 tonnellate con un incremento di oltre il 40% rispetto all'anno precedente.