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Drastico calo dei consumi di olio di oliva

Lo scenario dei consumi di olio di oliva spagnolo, con un calo dei consumi del 50% nei primi sei mesi del 2023, si potrebbe estendere a molti altri mercati internazionali nel prossimo futuro
12 luglio 2023 | Vilar Juan
Nello studio, condotto dall’Osservatorio dei Consumatori dell’Università di Jaen tra gennaio e giugno di quest'anno, entrambi inclusi, prendendo in considerazione tutti i tipi di oli e grassi consumati in Spagna, sono stati analizzati 63 ipermercati e quasi 250 supermercati, con un'incidenza di oltre un milione di famiglie rappresentate, che equivale a poco meno di 2,6 milioni di consumatori.
Per categoria, e secondo questi dati, gli oli di oliva vergini ed extravergini scendono soprattutto nei formati PET da 2 a 5 litri (oltre il 17%), mentre i prezzi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso sono cresciuti del 31%. Gli oli di oliva raffinati sono scesi nella domanda di oltre il 21%, subendo un aumento del prezzo, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, del 33%, invece l'olio di girasole è sceso nel prezzo tra il 12 e il 14%, con aumenti nella domanda tra l'11 e il 19%.
In termini di domanda complessiva in Spagna, questa è diminuita del 51%. Nei primi 6 mesi del 2023, c'è stato un calo del consumo totale nazionale di oli di oliva del 51%, che significa un calo del consumo nazionale cumulato di oltre 40.000 tonnellate.
Queste situazioni inedite continueranno ad evolversi in termini di andamento dei prezzi e di deterioramento dei consumi, con un punto di svolta nell'andamento della prossima stagione, nonché nelle condizioni climatiche prevalenti da qui al prossimo marzo o aprile, unite al calo della domanda che si registrerà.