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Oro e bronzo per l'Italia al Campionato europeo della vite e del vino

Quest’anno la competizione ha coinvolto le seguenti nazioni: Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Lussemburgo, Slovenia, Croazia, Republica Ceca, Slovacchia, Spagna e Svizzera. In totale hanno partecipato 32 scuole enologiche

02 maggio 2019 | C. S.

La Fondazione Edmund Mach conquista le medaglie d’oro e di bronzo alla 14esima edizione della “EUROPEA Wine Championship”, l’importante rassegna didattica dedicata alla vite e al vino che nei giorni scorsi ha visto sfidarsi a Lussemburgo 64 studenti provenienti da 14 nazioni.

I protagonisti del risultato sono gli studenti del corso per enotecnici Giacomo Saltori e Mirco Pedegani che hanno raggiunto rispettivamente il primo e il terzo posto in classifica. I giovani si sono sfidati, in lingua inglese, sulle conoscenze tecniche, dall'enologia alla viticoltura, dalla potatura alle malattie della vite, dalla microbiologia alla degustazione.

E’ dal 2012 che tutti gli anni, in maniera continuativa, gli studenti della FEM conquistano i primi posti in classifica di questa gara, la più prestigiosa a livello europeo nel settore vitienologico che coinvolge scuole e università.

Ampia soddisfazione è stata espressa dai vertici della FEM, dal presidente Andrea Segrè e dal direttore generale, Sergio Menapace, e dal dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì.

Quest’anno la competizione ha coinvolto le seguenti nazioni: Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Lussemburgo, Slovenia, Croazia, Republica Ceca, Slovacchia, Spagna e Svizzera. In totale hanno partecipato 32 scuole enologiche, ognuna delle quali con due studenti dell'età compresa tra i 17 e i 25 anni. L'Italia era rappresentata da quattro scuole: Conegliano, Laimburg, Ora e San Michele all'Adige, quest’ultima con i due studenti Giacomo Saltori e Mirco Pedegani accompagnati dal docente Luca Russo.

Nei test di viticoltura era richiesta la conoscenza delle diverse forme d'allevamento, dei portainnesti, delle varietà internazionale e saper eseguire concretamente una potatura della vite. Per la patologia gli studenti dovevano diagnosticare le diverse malattie della vite e distinguere gli insetti dannosi da quelli utili. In enologia era necessario conoscere i diversi processi di vinificazione, e sapere eseguire i vari trattamenti al vino. Nella degustazione bisognava riconoscere i vini varietali e avere competenza sui diversi caratteri sensoriali.

La commissione esaminatrice era composta dagli insegnanti delle diverse scuole partecipanti e della scuola organizzatrice.

Da quando ha iniziato a partecipare, nel 2012, la Fondazione Mach si è sempre distinta in questa gara: nel 2012 terzo posto assoluto per Umberto Pilati ad Ascoli Piceno; nel 2014 primo posto assoluto per Marco Comai e terzo posto per Gabriele Furletti ad Ath (Belgio); nel 2015 secondo posto assoluto per Andrea Antonelli a Klosterneuburg (Austria); nel 2016 terzo posto nella prova di viticoltura per Ada Fellin a Morges (Svizzera); nel 2017 secondo e terzo posto assoluto per Valentino Pedrotti e Luca Balboni ad Avize in Champagne (Francia) mentre nel 2018 medaglia di bronzo nella prova di squadra per gli studenti Francesco Valer e Andrea Morelli a Novo Mesto (Slovenia).

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