Mondo
Una piccola grande rivoluzione nella politica europea di controllo degli alimenti
Il nuovo regolamento comunitario 625/2017 torna a porre al centro le verifiche da parte degli Stati, dopo anni in cui l'Unione europea ha posto l'attenzione e decantato le virtù sui sistemi di autocontrollo. Responsabilizzata anche la Grande Distribuzione che dovrà garantire quanto offerto ai suoi clienti
07 luglio 2017 | Mario Pacelli
Il regolamento numero 625 del 2017 dell'Unione Europea, modificando o abrogando decine e decine di precedenti regolamenti, ha posto le basi della nuova politica europea a proposito del controllo sugli alimenti, invitando la Commissione e gli Stati nazionali ad adeguare ai nuovi principi le proprie norme.
Il dato più significativo, oltre al rafforzamento del sistema dei controlli compresi quelli sugli alimenti importati dai paesi extracomunitari, è l'attenzione rivolta non solo al prodotto finito ma anche al ciclo di produzione, alle sostanze impiegate ed ai residui eventuali di sostanze nocive per la salute utilizzate nella trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, dichiaratamente nell'interesse del consumatore di cui si mira a potenziare le garanzie a proposito degli effetti sulla salute del cibo.
Sulle rovine del terremoto occorrerà costruire, sia l'Unione Europea sia gli Stati nazionali, ciascuno per la sua parte, un nuovo sistema normativo che consenta il perseguimento dei fini stabiliti dal nuovo regolamento.
L'attenzione dedicata alla fase produttiva e a quella distributiva portano in primo piano l'esigenza di informare il consumatore su tutto quanto avviene in quelle fasi, garantendo l'assoluta trasparenza della filiera.
Non sembra più esserci nessun ostacolo, date le premesse, a specificare per ogni prodotto alimentare se esso è prodotto da un’azienda artigiana o da un'industria, con modalità produttive necessariamente diverse e con l'uso di questa o quella sostanza, con l'annotazione, se si tratta di sostanze chimiche, dei suoi effetti sulla salute umana: non è più possibile che il consumatore continui ad essere destinatario di prodotti industriali contenenti gesso, vitamina B, nitrati e nitriti e cose analoghe tutte celate sotto misteriose sigle, nella totale mancanza di disinformazione sugli effetti per l'organismo umano.
“Artigiani del cibo” nasce proprio per attirare l'interesse del legislatore sulla esigenza di una netta distinzione, risultante in etichetta, tra cibo artigianale e industriale, accompagnata dalla chiara indicazione dell'uso o meno di sostanze chimiche nella produzione e, in caso affermativo, del loro effetto sulla salute.
Necessario protagonista nella nuova prospettiva è anche la Grande Distribuzione, di cui viene nel regolamento 625 espressamente richiamata la responsabilità per quanto offerto ai suoi clienti.
“Artigiani del cibo” insisterà affinchè venga colta l'occasione per delegare il governo ad emanare un decreto legislativo contenente il codice degli alimenti, in cui siano riportate sia le norme destinate a rimanere in vigore, sia le nuove norme che i chiarimenti necessari per eliminare i dubbi giurisprudenziali su molte disposizioni vigenti. È un’occasione unica e crediamo non debba essere perduta.
Ad evitare equivoci teniamo a sottolineare che solo per non addentrarci nella palude di divergenti interpretazioni, “Artigiani del cibo” chiedono che la qualifica artigianale del prodotto sia espressamente ammessa, anche se oggi, in presenza di decisioni giurisprudenziali e non già adottate, appare lecita la menzione della artigianalità del prodotto.
Potrebbero interessarti
Mondo
Il prezzo di un ettaro di oliveto in Spagna varia da 3716 a 27052 euro

Aumentano di più i prezzi degli oliveti irrigui piuttosto che in asciutto che mantengono comunque il loro valore. I prezzi più bassi nella Comunità autonoma di Aragona e quelli più alti in Andalusia
13 agosto 2025 | 12:00
Mondo
Calo della produzione di olio di oliva in Spagna del 30-40%

Le temperature estreme sostenute, superiori ai 38 gradi Celsius per diversi giorni consecutivi, rappresentano gravi tensioni termiche nell’oliveto, soprattutto nelle aziende agricole in asciutto, che non hanno irrigazione di supporto
11 agosto 2025 | 11:00
Mondo
Un nuovo gruppo di lavoro europeo per l'olio di oliva tra Italia, Spagna, Portogallo e Grecia

L'Europa deve consolidare sempre di più il proprio primato di grande produttrice ed esportatrice agroalimentare tutelando le filiere di qualità, investendo sulla sostenibilità e l'innovazione tecnologica ma ci troviamo di fronte alla "distruzione della politica agricola comune dopo 50 anni" secondo Dario Nadella, capogruppo S&D alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo
06 agosto 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli
Mondo
Una campagna di controllo straordinario sull'olio di oliva andaluso

L'obiettivo delle azioni è garantire una concorrenza leale e leale dai mercati e garantire la difesa dei consumatori, verificando che gli oli di oliva analizzati siano conformi alle normative applicabili per la loro commercializzazione
06 agosto 2025 | 10:00
Mondo
Il futuro dell’umanità tra le zampe degli insetti commestibili?

Tenebrio molitor e Alphitobius diaperinus (larva e verme della farina), Locusta migratoria, Acheta domesticus (grillo domestico): gli insetti commestibili sono un concentrato di nutrienti, ricchi di proteine, minerali, acidi grassi buoni (persino l’oleico, oltre il palmitico e il linoleico), vitamine come A, B12, E e fibre (la chitina dell’esoscheletro).
05 agosto 2025 | 14:00
Mondo
Una campagna da 500 mila tonnellate per le olive da tavola spagnole

Buono stato fisiologico degli oliveti e i frutti che sono generalmente a un buon grado di maturazione, con buon calibro e senza parassiti e malattie, quindi gli operatori affrontano il nuovo raccolto con un certo tono di ottimismo.
05 agosto 2025 | 13:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati