Mondo

Xylella fastidiosa a un passo dagli oliveti del nord Africa

Preoccupa in Marocco il ritrovamento di olivi infetti alle isole Baleari. Al momento non ci sono conferme ufficili da parte delle autorità marocchine che però hanno deciso di alzare la guardia contro il patogeno

10 febbraio 2017 | C. S.

Il ceppo di Xylella fastidiosa che ha colpito gli olivi in Salento è alle porte del Marocco. E sebbene il territorio africano oggi risulti libero dal parassita, le autorità del Marocco non hanno ancora inviato alcuna comunicazione ufficiale all’Europa né preso iniziative specifiche. Lo rendono noto fonti ufficiali anche se al momento tutte le ispezioni e tutte le analisi di laboratorio sono risultate negative.

Alla luce di questo timore, è scattata alta la guardia in Marocco, dove il servizio fitosanitario ha effettuato già nei mesi passati attività di monitoraggio. L'Ufficio nazionale per la sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari (ONSSA) già da alcuni mesi ha lavorato per formare adeguatamente gli agricoltori per identificare rapidamente i sintomi della Xylella fastidiosa. Questa formazione culminerà nella giornata di Lunedi 20 febbraio all' IAV Hassan II e sarà dedicata ad un accrescimento delle conoscenze e di sensibilizzazione.

Ma a oggi, non risultano comunicazione ufficiali delle autorità marocchine all’Europa sul ritrovamento di pauca ST53, né provvedimenti specifici.

Manca, però, ad oggi un coordinamento. Non c'è, per esempio, un laboratorio di riferimento comune a tutta l’Unione Europea e all'Africa o, perlomeno, protocolli condivisi che evitino eventuali errori gravi, sia riguardo per il monitoraggio sia per il contenimento.

Ricordiamo che Xylella fastidiosa è un batterio agente patogeno che determina un disseccamento rapido dell’olivo ma anche di altri fruttiferi quali il pesco il mandorlo, la vite e molte varietà di agrumi. A seconda della specie della pianta, i sintomi possono non essere immediatamente visibili al momento del contagio e manifestarsi dopo alcune settimane e in alcuni casi anche dopo anni.

Potrebbero interessarti

Mondo

Un'altra annata di scarica per l'Argentina dell'olio di oliva

A 3,6 euro/kg neanche i produttori di olio di oliva in Argentina riescono a rientrare dei costi. Le aspettative di un decremento produttivo si verificano mentre i produttori in tutta l’Argentina affrontano notevoli difficoltà economiche

23 giugno 2025 | 12:00

Mondo

Export di olio di oliva tunisino a 195 mila tonnellate nei primi sei mesi del 2025

Oltre l'80% delle esportazioni riguarda l'olio extravergine di oliva, il che ha permesso all'olio d'oliva tunisino di conquistare un posto di rilievo in numerosi mercati. Il settore oleicolo contribuisce per circa il 45% alle entrate derivanti dall'esportazione di prodotti agroalimentari

23 giugno 2025 | 10:00

Mondo

Compromesso il 35% delle olive nella provincia di Cordoba per la tignola dell'olivo

Il volume di volo osservato supera di gran lunga le campagne precedenti e il potenziale danno al raccolto può essere considerevole. La tignola dell'olivo colpisce severamente il sud di Cordoba

20 giugno 2025 | 09:00

Mondo

Nasce il Centro Universitario per lo Sviluppo dell’Olio della Provincia di Cordoba

Il centro ha un finanziamento di 175.000 per i prossimi tre anni per promuovere attività di formazione, consulenza e trasferimento di conoscenze e borse di studio, promozione dell'imprenditorialità

18 giugno 2025 | 15:00

Mondo

Un olivo su tre in Spagna è irrigato: 2,8 milioni di ettari complessivi

Dai 2,8 milioni di ettari complessivi ben 1,7 milioni di ettari sono in Andalusia. L'olivicoltura più produttiva spagnola, quella irrigua, corrisponde a 910 mila ettari 

18 giugno 2025 | 13:00

Mondo

Studiare il comportamento dei consumatori sull'olio di oliva

Per aumentare il commercio dell'olio d'oliva occorrono nuove strategie per coinvolgere i diversi livelli demografici e i non consumatori più giovani attraverso approcci digitali e sensoriali

17 giugno 2025 | 10:00