Mondo

E' l'alba a Gerusalemme e si aprono le danze di Terraolivo

Il The Olive Tree Jerusal Hotel sembra una stazione di posta del vecchio West americano. In lontananza le alte ed antiche mura di cinta della città di Gerusalemme, costruite all'inizio del sedicesimo secolo dal Sultano Suleiman il magnifico, sembrano proteggere la città da nuovi e vecchi crociati, lasciando quale varco, ad abitanti e visitatori, le otto antiche porte d'accesso

08 giugno 2015 | Antonio G. Lauro

E' quasi l'alba, a Gerusalemme.

Dagli ultimi piani dei grandi hotel cittadini si ammira una città Santa e silente, avvolta da una mistica foschia, che rende irreale e sottolinea la bellezza della città vecchia.

Qui tutto tace.

Chiuso ancora l'affollato mercato di Mahane Yehuda, che si intravede a distanza. Qui, tra poco, frutta e verdura, fresca e secca, semi e spezie, aromatico cibo da strada, inonderanno gli astanti con un tripudio di odori e colori.

In lontananza le alte ed antiche mura di cinta della città di Gerusalemme, costruite all'inizio del sedicesimo secolo dal Sultano Suleiman il magnifico, sembrano proteggere la città da nuovi e vecchi crociati, lasciando quale varco, ad abitanti e visitatori, le otto antiche porte d'accesso. Tra queste la Porta d'Oro - oggi chiusa - detta anche Porta della Misericordia o Porta della Vita eterna, la stessa che Gesù varcò nel suo trionfale ingresso in città nella Domenica delle Palme.

Ed è la stessa città Santa che ospiterà, nei prossimi giorni, il concorso oleario più importante dell'anno.

Nel quartier generale del premio il lavoro ferve da giorni ormai. Tutti hanno un compito e l'allestimento continua, alacremente. Tace addormentato l'albergo, ma la macchina organizzativa della sesta edizione di TerraOlivo accelera le operazioni e spera di essere in tempo per ultimare i lavori previsti.

Alcuni, tra i giudici assaggiatori giunti da molto lontano, non dormono. Girovagano nervosamente per l'hotel, in attesa delle sedute di assaggio e danno vita ad un Melting pot di lingue, dialetti e culture, con l'unico comune denominatore l'olio da olive o, come è declinabile nei vari idiomi: élaion, שמן זית, ewl, alew, ola, u-li, ulum, tat, ulu, extra virgin olive oil, huile d'olive extra vierge, aceite de oliva, ελαιÏŒλαδο, oleum, оливковое масло, オリーブ油, 橄榄油, Ekstra. Da oggi, e per tre giorni, li attende un delicato e gravoso lavoro: decretare il miglior extravergine al mondo!

Nel silenzio più assoluto, confezioni ricolme di prezioso "oro liquido" presentato al concorso da ogni dove, ricolmano la hall dell'albergo. Il The Olive Tree Jerusal Hotel sembra una stazione di posta del vecchio West americano, ma le tante persone coinvolte nei preparativi sanno che fare. Ordinatamente distribuiscono gli oli, catalogano gli ultimi arrivi, tutto deve essere pronto per le 8,30 in punto. Migliaia di bicchierini ufficiali color cobalto tintinnano nel corso del trasporto, tradendo la loro natura vetrosa; saranno questi gli strumenti di analisi dei giudici del concorso. Ma al freddo conteggio dei numeri, si contrappone l'umanizzazione del concorso, che si concretizza attraverso il prezioso apporto al TerraOlivo MIOOC (Mediterranean International Olive Oil Competition) Jerusalem dell'international team formato da Leonardo e Raul Castellani, Antonio G. Lauro, Eyal Hasson e Moshe Spak. Tutti, assieme ai loro più stretti collaboratori, si spenderanno per far si che anche quest'anno il "miracolo" si ripeta e che tutto sia pronto per la fatidica ora "X".

Anche se mancano alcuni ritocchi alla sala d'assaggio, le ultime bottiglie da censire, le copie del foglio di profilo da stampare, tutto è sotto controllo. E, come al solito, sarà pronto per l'orario indicato alla stampa.

La Santità di questi luoghi protegge e conforta.

Tanti auguri a tutti i partecipanti al concorso, senza distinzione alcuna di provenienza, siano essi del Nord o del Sud del mondo.

Vinca il migliore, vinca l'olio extravergine di oliva!

Potrebbero interessarti

Mondo

I migliori oli extravergini di oliva al concorso JOOP 2025

Il mercato giapponese dell’olio extravergine di oliva ha mostrato una crescita significativa, passando da circa 280 milioni di euro nel 2023 a circa 307 milioni di euro nel 2024, con un incremento del +9,6% su base annua, secondo quanto riportato da IndexBox

16 giugno 2025 | 11:00

Mondo

Genotossicità dello stirene presente nei materiali plastici a contatto con gli alimenti

Nessuna preoccupazione per la sicurezza alimentare fino a 40 μg/kg di cibo. Valutati diversi endpoint genetici e tessuti bersaglio, compreso il fegato, il sito primario del metabolismo

16 giugno 2025 | 10:00

Mondo

Il consumo di olio di oliva in Spagna continua a crescere

L’abbassamento del prezzo medio ha fatto crescere la domanda soprattutto dell’extravergine e dell’olio di oliva. L’olio di oliva vergine mantiene una quota assolutamente minoritaria nel mercato spagnolo

16 giugno 2025 | 09:00

Mondo

L'inerbimento dell'olivo e il rischio di incendi

I regolamenti richiedono il mantenimento della copertura vegetale senza lavorazione del suolo al fine di accedere agli ecoschemi della PAC, che impediscono pratiche agronomiche di base come l'interramento dei residui vegetali

14 giugno 2025 | 11:00

Mondo

100 mila firme contro l'espianto di 4000 ettari di oliveti in Spagna

L'espianto dei 42.600 alberi di olivo previsto a Lopera rappresenta una perdita stimata di 2 milioni di chili di olive e 400.000 litri di olio all’anno, un quarto dell'economia locale. Il 5% della Spagna sud orientale occupata da impianti fotovoltaici

13 giugno 2025 | 09:00

Mondo

Lo stato dell’allegagione dell’olivo in Spagna e gli attacchi di Prays oleae

La piena fioritura si ritrova solo a Granada mentre l’allegagione è avvenuta dappertutto. Previsto un aumento delle temperature nei prossimi giorni mentre la tignola dell’olivo preoccupa a Malaga, Siviglia e Cordoba

12 giugno 2025 | 11:00