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Il Pakistan promuove l'olivicoltura nel Punjab

Anche il paese asiatico vuole lanciarsi nel mercato dell'olio d'oliva al fine di creare una significativa opportunità di esportazione per gli agricoltori

10 dicembre 2011 | Antonio G. Lauro

Il ministero dell'Agricoltura in Pakistan ha avviato una intensa attività di promozione della coltivazione dell'olivo nel paese, al fine di creare una significativa opportunità di esportazione per gli agricoltori pakistani.

Il ministero ha identificato, nell'areale Punjab, un potenziale bacino per la coltivazione dell'olivo.

Un piano dettagliato è stato preparato per avviare la coltivazione di alberi di olive, a fini scientifici, in Punjab e zone limitrofe.

Le aree di Sialkot, Rawalpindi, Narowal, Jhelum, Gujrat, Islamabad, Khushab, Chakwal ed il distretto di Attock nel Punjab, sono state identificate dal governo pakistano come zone con elevato potenziale per la coltivazione dell'olivo. Gli esperti del governo sono del parere che un impulso alla coltivazione pakistana dell'olivo possa indurre la regione asiatica a produrre notevoli quantità di olio d'oliva, con conseguente sostituzione delle importazioni e risparmio prezioso negli scambi commerciali del paese con l'estero.

A tal fine, il "Barani Agricultural Research Institute" (BARI), sito nel distretto di Chakwal nel Punjab, ha condotto ricerche per determinare le aree che presentano un ambiente ideale per la coltivazione dell'olivo (tipo di suolo, temperatura, piovosità media). Il piano si propone di utilizzare terreni marginali per la coltivazione di oliva in modo che i contadini non debbano sostituire le loro tradizionali coltivazioni.

Il dipartimento agricoltura del "Small and Medium Enterprise Development Authority" (SMEDA), in Punjab, sta conducendo programmi di formazione e di sensibilizzazione sulle moderne tecniche di coltivazione dell'olivo ed un gran numero di grandi agricoltori nel Punjab hanno già mostrato interesse per questa "nuova" coltivazione.

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