Italia

Icea, Nino Paparella confermato presidente

06 maggio 2008 | C. S.

Bilancio consuntivo in attivo e consiglio di amministrazione rinnovato, ma con alla guida sempre Nino Paparella, confermato presidente di Icea, il maggiore organismo italiano di controllo delle produzioni biologiche eque ed ecosostenibili, con quasi 12mila aziende controllate (oltre il 25% degli operatori).

E’, in sintesi, quanto emerso dall’assemblea nazionale dell’Istituto Certificazione Etica e Ambientale riunitasi a Roma. Nel nuovo Cda entrano Carlo Testini, presidente di TransFair Italia e membro della direzione nazionale Arci, Luigi Barbieri di Banca Popolare Etica, la presidente di Aiab Emilia Romagna Fabia Montalbani e la presidente della cooperativa Progetto Bio, Marianella Mutti - vice presidente, carica finora ricoperta da Giovanni Matteotti -, Maurizio Agostino della Sot Icea Calabria, Elisabetta Pezzini della Sot Toscana, Paolo Lumaca della Sot Lazio. Riconfermati Giancarlo Allen di Anab, Gianni Cabinato di Acu, e Matteo Manna di Aiab Puglia.

Il presidente Paparella ha voluto ringraziare il vice presidente Giovanni Matteotti e il consigliere Mario Cavani, di Banca Etica, per il lavoro svolto all'interno del CdA, assieme agli altri consiglieri, la maggior parte dei quali rimarranno in Icea con ruoli direzionali ed operativi.

Il 2007 ha rappresentato per Icea un anno ricco di novità. Qualche esempio: l’acquisizione di nuovi accreditamenti internazionali da parte di IOAS sugli schemi Icea di certificazione della cosmetica, del tessile e dell’acquacoltura bio; l’adesione allo standard internazionalesul tessile GOTS (Global Organic Textile Standard); il riconoscimento di nuovi schemi di certificazione come quello relativo ad AgriQualità ; l’avvio delle attività connesse a Valore Sociale, il nuovo standard di responsabilità sociale voluto da varie organizzazioni umanitarie e da Banca Popolare Etica. E ancora, l’avvio di nuovi programmi di cooperazione - con creazione del relativo dipartimento operativo - e di altri programmi di ricerca e sviluppo connessi alla gestione sostenibile dei territori (come quello relativo al BiolFish o al progetto PABII sui manuali di gestione integrata della qualità del prodotto bio); l’avvio dell’iniziativa Certification Alliance in estremo Oriente; il completamento della rete informatica interna WinBio; l’avvio del nuovo sistema integrato di gestione della certificazione (su commessa Unaprol).

“Anche i dati economici e occupazionali - sottolinea Paparella - sono molto soddisfacenti: un utile di 70mila euro, in crescita; un personale che ormai supera le 25 unità dirette, e soprattutto: i benefici per l’ambiente, l’economia e la società dei paesi nei quali interveniamo a cominciare dall'Italia. Un lavoro di rete per il quale devo ringraziare il Cda uscente; e con esso le nostre 17 Sot territoriali e le 7 sedi estere, i nostri 300 tecnici, i soci, le centinaia di persone collegate alla nostra rete, e soprattutto le 12mila aziende che lavorano come noi per un mondo migliore sotto il profilo sia ambientale sia della responsabilità sociale”.

"La missione di ICEA - continua Paparella - è estendere la nostra attività di certificazione etica e ambientale fino a raggiungere una dimensione effettivamente pubblica, in modo che questa condizioni una parte rilevante delle attività economiche locali per essere in Italia il maggiore istituto di certificazione della sostenibilità e, a livello mondiale, un sicuro punto di riferimento in termini di standard qualitativi e operativi".

“Insomma, l’ottica - conclude il Presidente rieletto - resta il non voler ridurre la certificazione biologica di Icea ad una attività puramente tecnica ed economica, per esaltare invece la portata comunicativa ed educativa della certificazione etica, strumento fondamentale di crescita civile e sociale dell’intera comunità. Con l’obiettivo di accrescere la fiducia delle persone nei confronti del prodotto certificato, inteso come volano di diffusione di nuovi modelli virtuosi di comportamento”.


Fonte: Fabio Nardulli

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