Italia
L'oro di Puglia alla prova dei buyer da Inghilterra, Polonia, Albania e Bulgaria Lituania e Germania

A settembre è stata una continua passeggiata in mezzo agli olivi in Puglia, a contatto diretto con i produttori, i frantoiani e le aziende agricole, alternata da sedute di assaggio e incontri tra professionisti della vendita, della comunicazione
02 ottobre 2025 | 14:00 | Marco Antonucci
Se è vero che tutti gli artisti firmano le proprie opere, allora perché anche gli olivicoltori non possono farlo con i loro extravergini?
Questa è la domanda che si è posta Aproli Bari, società cooperativa agricola formata da medie e grandi aziende della provincia di Bari-BAT, la cui finalità è quella di accompagnare gli olivicoltori verso un’agricoltura moderna e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale, cercando di migliorare la filiera dell’olio extravergine di oliva attraverso una serie di buone pratiche che consentano al tempo stesso un uso razionale delle risorse naturali.
Non è un segreto per nessuno che la competitività aziendale possa andare di pari passo con comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente, conciliando la produzione con il rispetto dell’ecosistema in cui si sviluppa: Aproli ne è la dimostrazione perché lavora proprio in questa direzione, promuovendo un’agricoltura responsabile ed equa verso i lavoratori, consapevole del proprio ruolo in seno alle comunità nelle quali opera, sempre più attenta al proprio impatto economico e sociale.
Ma questo da solo non basta: c’è la necessità di farlo sapere sia ai clienti che ai consumatori ed ecco allora che Aproli organizza campagne di promozione per far conoscere il territorio e le peculiarità delle diverse aziende agricole che producono l’olio extravergine di oliva 100% Made in Puglia.
E una di queste campagne, grazie anche all'Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione nell'ambito della Misura 3.2 di sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno, si appena conclusa. Dépliant? Filmati? Social? No, questa di settembre è stata una continua passeggiata in mezzo agli olivi, a contatto diretto con i produttori, i frantoiani e le aziende agricole, alternata da sedute di assaggio e incontri tra professionisti della vendita, della comunicazione.
Buyer da Inghilterra, Polonia, Albania e Bulgaria Lituania e Germania, rappresentati della GDO italiana, imprenditori digitali di noti market place europei, e opinion leader del settore. Gli ospiti hanno potuto letteralmente toccare con mano cosa vuol dire “fare l’olio extravergine in questa area di Puglia.
Il primo giorno dopo il benvenuto c’è stata un’introduzione tecnica sui concetti legati alla sostenibilità e alle caratteristiche dei prodotti a denominazione territoriale, seguito da una cena-degustazione e un’introduzione all’assaggio, tenuto dal capo panel Nicola Perrucci. Nei giorni successivi gli ospiti si sono dedicati alle visite presso le aziende agricole dei soci coinvolti, tour in cui gli operatori hanno potuto illustrare i processi di produzione facendo camminare gli ospiti negli oliveti e toccando le piante secolari e non con mano. Attraverso queste visite nelle aziende socie dell’Op Aproli Bari i visitatori hanno potuto conoscere appieno il significato più ampio che racchiudono le certificazioni oggetto dell’intervento: Dop Terra di Bari, Igp Olio di Puglia, Biologico, Sistema di qualità nazionale produzione integrata SQNPI.
Non sono ovviamente mancati incontri più commerciali, finalizzati all’esplorazione dei costi, dei mercati e delle possibili forme di collaborazione.
Alla conclusione delle giornate lavorative è svolta un’esperienza gastronomica a tutto tondo presso la Tenuta Lama Gorga che ha offerto un menù elaborato secondo le peculiarità della carta oli approntata da Aproli con i prodotti delle aziende aderenti al progetto.
Un ottimo modo per promuovere il territorio pugliese, che ha permesso alle imprese che producono l’extravergine di oliva in questa zona di far conoscere concretamente ai buyer e agli operatori del settore enogastronomico queste realtà, cogliendo in pieno lo spirito dell’iniziativa che era proprio quello di far identificare, far firmare l’extravergine, questo stupendo prodotto pugliese.
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