Italia
Il binomio vincente è tradizione più innovazione per l'agricoltura

Trovato un metodo per realizzare creme e cosmetici dai ricci di castagna, scarti alimentari, ricchi di antiossidanti. Un esempio di economia circolare e di bioeconomia, che punta al rifiuto zero
26 aprile 2025 | 10:00 | C. S.
“Nell’agricoltura l’identità toscana trova una delle sue espressioni più autentiche e vitali. Sapienza antica e innovazione, ricerca e rispetto per l’ambiente: questo è l’agricoltura nella nostra regione che è non solo un settore produttivo ma cultura, paesaggio, comunità”. Così il presidente Eugenio Giani aprendo il panel dedicato al settore nell’ambito del Festival dell’identità toscana.
“L’agricoltura toscana presenta un quadro di assoluta eccellenza a livello nazionale – ha proseguito Giani - Siamo primi nel bio, col 37,5% della superficie coltivabile bio. Dal punto di vista della valorizzazione dei prodotti siamo la regione che ha più di 90 fra IGP e DOP, peculiarità che ci rende famosi in tutto il mondo. Contemporanemante possiamo ancora vantare la suprficie boscata più imponente d’Italia. Insomma la Toscana vede nell’agricoltura una fonte di reddito, di innovazione sociale, di cooperazione, di elemento distintivo che si lega al turismo e all’immagine culturale della nostra regione perché è proprio in paesaggi come il Chianti, la Valdorcia, la Maremma, la Valdelsa che la Toscana presenta un carattere distintivo della propria identità. Ritengo che l’agricoltura sia motore di sviluppo in una società che guarda al futuro, uno sviluppo sostenibile che stiamo favorendo con diverse misure e finanziamenti europei e nel quale vogliamo possano trovare posto tanti giovani che vogliono avvicinarsi all’imprenditorialità agricola”.
“La tradizione non è nemica dell’innovazione ma la nostra storia e i nostri valori devono essere coniugati sempre di più con un mondo che muta, con un’agricoltura che si modifica, con i cambiamenti climatici che richiedono sempre altre applicazioni – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi -. In questo panel presentiamo quattro esperienze di agricoltura sociale, una delle tematiche su cui abbiamo lavorato di più, abbiamo fatto un bando che ha coinvolto più di mille persone con fragilità, pesone che hanno problemi di diabilità o che vengono da circuiti particolari; presentiamo un’esperienza di economia circolare, un esempio di agricoltura di precisione in cui la tecnologia è al servizio dell’agricoltura e un’esepreonza sull’olio, uno dei nostri prodotti identitari, su cui anche in futuro vogliamo lavorare sempre di più”.
Il pomeriggio ha centrato vari focus: l’agricoltura sociale che restituisce dignità e opportunità, ma anche vivibilità alle aree rurali; l’innovazione sociale in cui gli agricoltori sono attori chiave che collaborano con gli altri principali stakeholder dell'ecosistema.
Attenzione è stata quindi dedicata ai risultati di uno spin off dell’Ateneo senese, che ha trovato un metodo per realizzare creme e cosmetici dai ricci di castagna, scarti alimentari, ricchi di antiossidanti, una vera e propria miniera che la professoressa Annalisa Santucci del dipartimento di Biotecnologia, Chimica e Farmacia dell'Università di Siena ha deciso di sfruttare al massimo attraverso un processo di estrazione green e innovativo dando vita a una linea viso e corpo Biocastanea, prodotta interamente in Toscana, biosostenibile nel metodo di produzione e nella confezione. Un esempio di economia circolare e di bioeconomia, che punta al rifiuto zero.
Spazio poi all’agricoltura di precisione che migliora l’efficienza e la sostenibilità delle aziende.
E, naturalmente, sono stati celebrati alcuni dei prodotti simbolici della tradizione agroalimentare toscana: l’olio extravergine d’oliva a Dop e Igp, che incarna perfettamente il connubio tra tradizione e innovazione e il Pane Toscano Dop come prodotto identitario e testimone della tradizione e particolarità della nostra regione.
“La Toscana – ha proseguito Saccardi - è una regione che sa guardare avanti senza perdere le proprie radici. E oggi più che mai, in un contesto globale complesso, dobbiamo rafforzare questa identità, sostenere le nostre filiere, promuovere l’eccellenza, investire nella formazione, nella digitalizzazione e in modelli produttivi che siano equi, giusti e sostenibili. Il lavoro che stiamo facendo con il Programma di Sviluppo Rurale e con i fondi europei va in questa direzione. E continueremo a farlo ascoltando i territori, valorizzando le buone pratiche, promuovendo reti di collaborazione tra istituzioni, imprese, università e cittadinanza".
Potrebbero interessarti
Italia
I frantoi oleari devono contare di più in Italia e in Europa

Passaggio di consegne tra Elio Menta e Michele Librandi a capo della principale associazione di frantoi oleari italiani. Più di 300 soci che guardano a innovazione, mercato e futuro del settore dell’olivo e dell’olio in Italia
03 luglio 2025 | 15:00
Italia
Quarant'anni di truffe sull'olio di oliva: confiscati solo 1,6 milioni di euro

Al famoso imprenditore oleario di Cerignola sono stati confiscati, dopo il sequestro nel 2024, beni per 1,6 milioni di euro. Ma quanti sono stati i guadagni in quarant'anni di attività illecite sull'olio di oliva?
03 luglio 2025 | 10:00
Italia
In un nuovo dossier sulle filiere di mais e grano le rotte infinite di cereali e pesticidi

I divieti in vigore nell’Ue riguardino anche i Paesi terzi, dove gli interessi industriali ed economici dei colossi dell’agroindustria sacrificano la salute di persone e ambiente
03 luglio 2025 | 09:00
Italia
i 728 mila ettari di vigneti italiani, un primato mondiale

Le opportunità maggiori per valorizzare la grande qualità del vino italiano si rintracciano nella capacità di fare sistema: i finanziamenti unionali rappresentano infatti, la leva e l’amplificazione del concetto di dialogo competitivo
02 luglio 2025 | 11:00
Italia
Il Parco dell'Olivo di Venafro a forte rischio incendi

La mancata manutenzione dei sentieri e delle mulattiere del Parco dell'Olivo di Venafro mette a rischio la possibilità di intervento dei Vigili del Fuoco in caso di incendi
02 luglio 2025 | 10:00
Italia
La gastronomia è felicità e strumento di pace tra i popoli

A Carlo Petrini il Dottorato Honoris Causa in Scienze umanistiche dell'Università di Messina. Il dott. Petrini ha tenuto una Lectio Doctoralis sul tema “Il rapporto tra uomo e natura al centro di un nuovo umanesimo”
02 luglio 2025 | 09:00