Italia 28/06/2022

Arrivano i soldi per le aziende colpite da Xylella

Arrivano i soldi per le aziende colpite da Xylella

51,5 milioni di euro per le indennità compensative a beneficio delle imprese agricole colpite dalla Xylella fastidiosa nel 2018 e 2019. Aumentano però gli incendi di olivi che sono seccati a causa del batterio


Sbloccati 51,5 milioni di euro per le indennità compensative a beneficio delle imprese agricole colpite dalla Xylella fastidiosa nel 2018 e 2019, per cui serve il necessario snellimento delle procedure per rendere subito fruibili le risorse agli agricoltori.

E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in merito alla variazione al bilancio regionale per l’esercizio 2022 per l’iscrizione di risorse con vincolo per danni causati dalla Xylella assegnate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di cui 16,5 milioni di euro per una annualità e 35 milioni di euro per l’altra, stanziati dal Piano per la Rigenerazione Olivicola pubblicato a marzo 2020.

L’art. 9 del Piano dispone, infatti, che in favore delle imprese agricole che hanno subito danni superiori al 30% della Produzione Lorda Vendibile (PLV) causati dalla Xylella nei territori della regione Puglia, possono essere concessi interventi compensativi ai sensi del decreto legislativo 102/2004 con il Fondo di Solidarietà Nazionale.

Aumentano però gli incendi di olivi che sono seccati a causa del batterio.

Si stima che il 60% degli incendi sia causato volontariamente. Piromani senza scrupoli appiccano il fuoco, con una condotta delittuosa e illecita che deturpa le campagne e il paesaggio. Il caldo fuori stagione in Puglia fa il resto. Solo a maggio nelle aree agricole della provincia di Lecce sono divampati 900 roghi, con le piante secche per la Xylella che divengono torce roventi che raggiungono oltre 750 gradi di temperature.

Una strage che si ripete ogni anno lasciando paesaggi lunari in Salento – sottolinea la Coldiretti Puglia – dove le fiamme si moltiplicano riducendo gli ulivi colpiti dall’infezione in scheletrici arbusti, anche a causa dell’abbandono forzato in cui versano campi pieni di sterpaglie e infestanti, dove vanno a fuoco anche i tubi degli impianti di irrigazione e i cumuli di immondizia, creando delle nubi tossiche di fumo che avvolgono anche i centri abitati.

di C. S.