Italia 27/05/2022

L'Umbria olivicola deve crescere attorno a progetti concreti

L'Umbria olivicola deve crescere attorno a progetti concreti

Chi vuole un olio umbro deve avere un olio umbro. Occorrono più controlli ma anche risolvere i deficit della filiera. Il comparto ha bisogno di interventi strutturali complessi e rinnovamento


Il resoconto dell’attività svolta, gli obiettivi da raggiungere nello sviluppo dei progetti in essere e le prospettive future tracciate grazie alle esigenze degli associati; si è svolta lungo questo canovaccio l’incontro che Assoprol Umbria ha tenuto a Perugia. La grande partecipazione degli associati all’appuntamento, ha consentito al presidente di Assoprol Marco Viola di cogliere l’opportunità per condividere i nuovi progetti, con lui il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi e per Assoprol il direttore Gianfrancesco Petroni e Daniele Converso.

“Stiamo lavorando anche grazie ai fondi del Programma operativo approvato ad Assoprol ai sensi dei Reg UE 611/14 e 615/14, abbiamo fatto ma abbiamo ancora tanto da fare - ha detto Marco Viola - il nostro comparto ha bisogno di interventi strutturali complessi, a noi come associazione sta il dovere di ascoltare le esigenze degli associati e di accompagnarli lungo un percorso di rinnovamento che va dal campo alla commercializzazione, nel rispetto delle esigenze fondamentali del settore”.

Gianfrancesco Petroni e Daniele Converso hanno poi illustrato ai presenti sia la gamma dei servizi a disposizione degli associati grazie al Programma di attività in essere e le nuove prospettive dei programmi che inizieranno nel 2023.

Alla tavola rotonda moderata da Maurizio Pescari, sono intervenuti Alessandra Filippi di Costa d’Oro e Antonio Morabito dell’ICQRF di Perugia. Filippi ha illustrato l’evoluzione del patto di collaborazione tra Assoprol e Costa d’Oro, che ha visto il gruppo spoletino inserire nel proprio catalogo un olio extravergine di oliva DOP Umbria Colli Assisi Spoleto.

“È stata una scelta meditata e consapevole - ha detto la responsabile marketing di Costa d’Oro - siamo parte di un gruppo importante come Avril, che sviluppa sette miliardi di dollari di fatturato, con 7.000 dipendenti impegnati in 87 siti produttivi nel mondo; un grande volume di lavoro incentrato sui semi oleaginosi, che vede Costa d’Oro tra i leader nel mercato mondiale dell’olio extravergine di oliva. Siamo in Umbria, a Spoleto, e l’occasione di condividere un progetto con Assoprol e i suoi associati, è stata colta per dare un segno concreto di legame con il territorio, anche se il nostro lavoro ha una visuale mondiale. Siamo contenti di come i nostri interlocutori sui mercati più diversi stanno accogliendo la nostra offerta, avremo senz’altro la necessità di aggiustare il tiro, ma di certo lo stimolo principale è per gli olivicoltori, che dovranno tendere a una produzione di qualità riconoscibile, attesa dal posizionamento commerciale che vogliamo occupare”.

Di estremo interessa l’intervento sull’aggiornamento normativo e dei controlli nella GDO, tenuto da Antonio Morabito di ICQRF. “Nostro compito principale - ha detto Morabito - è garantire ai consumatori il rispetto delle regole, chi vuole un olio umbro deve avere un olio umbro, chi un olio 100 per cento italiano, un olio 100 per cento italiano. È un impegno costante, quotidiano, dove incontriamo a volte situazioni quasi demoralizzanti e altre in cui l’equivoco è facile. Comunque le direttive sono chiare e il nostro contatto con la produzione costante”.

di T N