Italia 25/10/2021

Contro la mosca delle olive ci si affida al drone

Contro la mosca delle olive ci si affida al drone

Il ministero della Salute ha concesso la deroga per l'utilizzo del drone per l'irrorazione di prodotti fitosanitari a scopo di sperimentazione. Ora si pensa a un utilizzo diffuso grazie a un nuovo progetto di legge


Parte dalle Marche il progetto innovativo S.F.I.D.A (Smart Farming: Innovare con i Droni l'Ambiente), unico in Italia con l'uso dei droni nella lotta contro la mosca dell'olivo.

Finanziato dalla Regione Marche, il progetto nasce dalla collaborazione di più partner: l'azienda agricola Andrea Passacantando, che ne è il capofila, l'Iis "Garibaldi" di Macerata, l'Assam (Agenzia sviluppo agricolo) Marche, le Università di Camentino e di Macerata e Copagri.

Il ministero della Salute ha concesso la deroga per l'utilizzo del drone per l'irrorazione di prodotti, utilizzo vietato per legge perché il drone è considerato un mezzo aereo. Nella preparazione del progetto è entrata anche una proposta di legge sull'uso dei droni in agricoltura presentata alla Camera, primo firmatario l'on. Tullio Patassini.

Il progetto è stato scelto e presentato lo scorso settembre, a Firenze, in occasione del G20. A ottobre la prima prova di irrorazione con un drone all'oliveto dell'Iis "Garibaldi".

"L'idea di dar vita a questo gruppo operativo con tanti partner autorevoli è nata per poter utilizzare sempre di più, nelle operazioni agricole quotidiane, le innovazioni tecnologiche", il commento di Andrea Passacantando. Secondo l'on. Patassini "si può fare innovazione anche in provincia avvalendosi di eccellenze locali che dimostrano di avere un ampio respiro oltre i confini territoriali. La proposta di legge ha ricevuto un ampio consenso, è l'occasione per valorizzare l'esperienza agricola con l'innovazione tecnologica"

di C. S.