Italia
Candidatura Unesco per la Fascia Olivata Assisi-Speleto

L'area oggetto di interesse, già sito Giahs della Fao, si estende per circa 9 mila ettari lungo la dorsale situata nella fascia basale dell'Appennino umbro-marchigiano con quote fra i 200 e i 600 metri
06 settembre 2021 | C. S.
L'ambizione è quella di ottenere il riconoscimento Unesco come "Paesaggio culturale evolutivo vivente". Per questo motivo la Fascia olivata Assisi-Spoleto, la principale area olivicola umbra, si è candidata a patrimonio Unesco.
La presentazione ufficiale della candidatura è avvenuta nella suggestiva cornice del "Terzo Paradiso" di Pistoletto all'interno del Bosco di San Francesco: un bene Fai nonché un luogo fortemente simbolico, dove tutto parla di natura, ambiente e prodotti della terra.
Il nuovo obiettivo si colloca successivamente all'ottenimento, nel corso del 2018, di due importanti riconoscimenti per la Fascia olivata: l'iscrizione nel Registro dei Paesaggi rurali e storici del Ministero dell'agricoltura; la qualificazione quale Sistema agricolo di importanza mondiale (cosiddetto Sito giahs) da parte della Fao.
Nel corso della presentazione del candidatura è stato evidenziato che il percorso verso l'Unesco per la Fascia olivata è partito dal basso, "in quanto rappresenta l'istanza di una società intera, di una regione che riesce a unire più territori volgendo lo sguardo e le azioni verso il futuro".
L'area oggetto di interesse - dove è presente una grande biodiversità vegetale e animale - si estende per circa 9 mila ettari lungo la dorsale situata nella fascia basale dell'Appennino umbro-marchigiano con quote fra i 200 e i 600 metri.
Nel paesaggio olivato sono immersi e convivono in equilibrio elementi artistici, culturali, storici e tradizionali riferiti a quella popolazione che per secoli, con la coltivazione dell'ulivo e la produzione di olio, ha instaurato un legale profondo ed indissolubile.
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