Italia

Sequestro di falso champagne, olio d'oliva e alcool etilico

Scoperto nel napoletano un opificio perfettamente allestito per l'etichettatura di bottiglie contenenti falso champagne a marchio "Moet Chandon" nel seminterrato di un edificio residenziale

14 dicembre 2020 | C. S.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, unitamente a Ispettori dell'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi Agroalimentari ha sequestrato a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) una fabbrica clandestina utilizzata per il confezionamento di bevande.

Individuati quasi 1400 litri tra champagne, olio ed alcool etilico privi delle indicazioni obbligatorie in materia di tracciabilità alimentare e contraffatti. In particolare, gli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli hanno scoperto un opificio perfettamente allestito per l'etichettatura di bottiglie contenenti falso champagne a marchio "Moet & Chandon" nel seminterrato di un edificio residenziale.

Sequestrate 774 bottiglie di champagne, 804 di olio "Sapio" e di alcool etilico delle distillerie "La Sorgente" e "Fiume", nonché 129.400 accessori per il confezionamento. Denunciati i titolari, una 55enne e un 48enne originari di Sarno (Salerno), per contraffazione e ricettazione. Se immessi sul mercato, i prodotti avrebbero consentito un guadagno di oltre 120 mila euro. 

"Grazie al nostro Ispettorato per la tutela alimentare e alla Guardia di Finanza che con l'operazione condotta a San Giuseppe Vesuviano, confermano la necessità di perseguire la contraffazione di prodotti alimentari a tutela delle migliaia di imprese sane costantemente minacciate dall'organizzazione criminale dell'economia illegale connessa al falso made in Italy." Così la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha commentato l'operazione che ha portato a Napoli al sequestro di champagne, olio e alcool non tracciati e contraffatti.

Una minaccia, ha aggiunto , "che in questo momento così difficile per la nostra filiera agroalimentare diventa ancora più pericolosa e che nel Mezzogiorno è un vero e proprio attentato alle straordinarie eccellenze che con ostinazione fanno dell'agroalimentare uno snodo produttivo rilevantissimo." L'operazione, ha concluso, "sottolinea una volta di più quanto sia importante agire in sinergia a tutela dell'economia sana e dei consumatori, sinergia rafforzata proprio dal recente Protocollo d'Intesa tra Comando generale della Guardia di Finanza e il nostro Ispettorato"

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