Italia 06/11/2020

Le impressioni, i prezzi delle olive e le quotazioni dell'olio in questo primo scorcio della campagna olearia dalle voci dei protagonisti

Le impressioni, i prezzi delle olive e le quotazioni dell'olio in questo primo scorcio della campagna olearia dalle voci dei protagonisti

Un salto a sud, tra Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, con una puntata nel Lazio per comprendere quello che sta accadendo durante questa stagione di raccolta, tra aspettative e delusioni, altalene delle rese e qualità del prodotto


In molti areali la raccolta è finita o quasi, in altri deve ancora praticamente iniziare.

E' un momento di passaggio quello dei primi di novembre durante la campagna olearia, in cui si misurano aspettative e delusioni, si fa il punto sul mercato e si cercano di capire le tendenze.

Abbiamo così voluto iniziare dal Sud, vero bacino olivicolo nazionale, per capire che aria si respira, tra bilanci della stagione olivicola, rese, qualità del prodotto e naturalmente uno sguardo al mercato, con i prezzi delle olive e dell'olio extra vergine di oliva.

Un balzo allora sulla costa ovest della Sicilia da Antonella Titone che conferma come la stagione sia stata anticipata, “di almeno 15 giorni, non abbiamo mai iniziato la raccolta il 22 settembre ma quest'anno vi siamo stati costretti.” Rese nella media, 11-12% per Biancolilla e 14-15% per Nocellara e Cerasuola con una qualità molto molto buona, “anche se la siccità ci ha obbligato a un monitoraggio molto più attento di tutti i parametri chimici”.

Siccità molto accentuata anche in Basilicata dove troviamo Vincenzo Marvulli che invece lamenta “rese molto basse, 8-9%, con olive molto piccole, anche di difficile lavorazione per i frantoi”. Prezzi buoni per l'olio extra vergine d'oliva, sfuso, a 7 euro/kg di media, con le olive a 60-70 euro/quintale.

Nel nord della Puglia si confrontano con una campagna olearia al 30% rispetto al normale. Francesco Guglielmi di Assoproli Bari conferma l'anticipo della raccolta, funzionale a spedire le olive al nord a prezzi elevati “anche 70-72 euro/quintale a inizio ottobre, nonostante le rese bassissime”. A pagarne le conseguenze i frantoi pugliesi che si sono trovati a una distanza molto elevata tra prezzi delle olive e quotazioni dell'olio. Le quotazioni nelle prime battute è salito oltre i 5 euro/kg ma con rese troppo basse, incompatibili con l'ottenimento di reddito. Oggi il prezzo delle olive si sta abbassando, “siamo a 55-60 euro/quintale a Bitonto e Bitritto, 65 euro/quintale ad Andria, con le quotazioni dell'olio che si stabilizzando a 4,8 euro/kg.”

Situazione non brillantissima in Calabria dove in provincia di Crotone incontriamo Francesco Portaro che afferma “abbiamo avuto grandi problemi di siccità con rese non elevatissime.” Il vero problema però è il reperimento della manodopera, con troppi giovani attirati dal reddito di cittadinanza e non dalle campagne. Sul fronte del mercato “il prezzo dell'olio Igp o bio è sui 5,5 euro/kg, mentre quello dell'italiano convenzionale è di 5 euro/kg. Vi è invece poco movimento sul mercato delle olive.”

Tornando in Puglia, ma nel Salento a Lecce, Donato Taurino non può che ricordare le campagne olearie di carica. “Oggi poco frutto ma ottima qualità, con prezzi delle olive più alti dell'ordinario a 60-65 euro/quintale.” Stessa situazione in Sicilia, ad Adrano (CT), dove Pasquale Consoli stima un 35-40% delle campagne normali, in anticipo di 15 giorni rispetto al passato e “prezzi delle olive a 75-80 euro/quintale, con olio sugli 8-10 euro/litro.”

In controtendenza l'area di Reggio Calabria, con Mimmo Fazari che afferma essere “un'annata di carica” ma “rese basse dall'8 al 12%”. Situazione del mercato molto influenzato da cultivar e rese, con “prezzi delle olive dai 30 ai 50 euro/quintale”, più alti per Carolea che per Sinopolese. Le quotazioni dell'olio extra vergine di oliva oscillano dai 4,5 ai 5 euro/kg a seconda di qualità e certificazioni.

Ora una puntata più a nord, nel Centro Italia, che dovrebbe festeggiare un'ottima campagna olearia ma ha i suoi problemi come ci racconta Nicola Fazzi di Viterbo: “si vende male, se continua così le olive rimarranno sugli alberi. Le quotazioni delle olive variano da 50 a 60 euro/quintale, qualche euro in più per il bio.”

Una situazione molto a macchia di leopardo, quindi, con siccità e rese che stanno rovinando il sonno di olivicoltori e frantoiani. Dopo le prime fiammate, anche i prezzi delle olive e dell'olio si stanno stabilizzando, con tendenza al ribasso.

di Alberto Grimelli

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