Italia

Il Camaiola, vitigno sannita che vuole entrare nel registro delle varietà di vite

Il nome della varietà particolarmente coltivata nella Valle Telesina pronto a risorgere, grazie all'impegno del Comune di Castelvenere e delle Associazioni Imbottigliatori Castelvenere, creando valore aggiunto ad un territorio già riconosciuto Città Europea del Vino

28 marzo 2019 | C. S.

Camaiola, vitigno coltivato da secoli in terra sannita, pronto a vedersi iscritto al Registro nazionale delle varietà di vite.  Nel corso dell’incontro ‘Camaiola Day’, svoltosi qualche giorno fa a Castelvenere, è stato infatti tracciato il percorso che porterà a breve ad avanzare la specifica richiesta al Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo. Ad accogliere le istanze avanzate dai produttori presenti all’incontro c’erano I rappresentanti del Sannio Consorzio Tutela Vini (il vicepresidente Carmine Coletta, presidente della Cantina di Solopaca), della Regione Campania (Giampaolo Parente, dirigente UOD Servizio territoriale provinciale di Benevento) e della compagine governativa (l’onorevole Pasquale Maglione, componente della Commissione Agricoltura – Camera dei Deputati).

A circa un anno di distanza dalla specifica richiesta avanzata dall’Associazione Imbottigliatori Castelvenere (Aic), grazie anche a recenti documentazioni storiche, si delinea la concreta possibilità di giungere all’importante risultato di veder finalmente iscritto il nome di questo vitigno tra le circa cinquecento varietà di uve da vino che conta il citato Registro istituito nel 1969 e che temporaneamente viene modificato e integrato.

Si tratta di un lavoro di estrema importanza, considerato che la certezza dell’identità varietale rappresenta un requisito sempre più rilevante nelle moderne viticoltura ed enologia. Interessati tantissimi vitivinicoltori sanniti, molti dei quali concentrati nelle campagne telesine che da sempre costituiscono l’habitat ideale di questo vitigno. Per questi motivi l’iscrizione al Registro della camaiola costituirebbe una notevole opportunità per il Sannio, su cui sono puntati i riflettori della comunicazione per il riconoscimento di ‘Città Europea del Vino’, assegnato ai Comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso grazie al progetto realizzato in rete di ‘Sannio Falanghina’.

Al fine di raggiungere questo storico obiettivo, si è al lavoro per la stesura della documentazione necessaria ad avanzare la richiesta di iscrizione. Uno studio che sarà composto dall’illustrazione delle peculiarità viticole ed enologiche del vitigno. Ovviamente si partirà dalle analisi molecolari di cui si è già in possesso e che, a più riprese, hanno chiaramente evidenziato di trovarsi di fronte ad una varietà differente da qualsiasi altra conosciuta finora. Si dovrà provvedere anche al corredo di notizie agronomiche ed enologiche, un compito non difficile considerato che parliamo di un’uva di cui già si conoscono con estrema contezza i caratteri fenotipici e produttivi, essendo già ampiamente disponibile una sua carta di identità. Così come si conosce bene il frutto delle sue vinificazioni, che comprovano le ottime caratteristiche qualitative dell’uva.

L’elemento centrale di questo lavoro sarà costituito dalla presentazione di una dettagliata ricerca storica che si farà forte del contributo editoriale che sarà presentato il prossimo 3 aprile a Castelvenere. ‘Sulle tracce del vitigno camaiola – Vitigni storici e opportunità turistiche’ è il titolo dell’opuscolo che è stato realizzato (così come l’incontro ‘Camaiola Day’) grazie alle opportunità messe in campo dal progetto ‘Cantine al Borgo – Luoghi e protagonisti del risorgere del vitigno camaiola’ promosso dal Comune di Castelvenere e cofinanziato dal POC Campania 2014 – 2020 ‘Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura’.

Potrebbero interessarti

Italia

Bertolli, un marchio storico con 160 anni di storia

Quella di Bertolli è una storia italiana nata a Lucca nel 1865, che negli anni ha raggiunto le tavole dei consumatori in oltre 40 paesi in tutto il mondo. Oggi il marchio è di proprietà di Deoleo, azienda anglo-iberica

17 maggio 2025 | 11:00

Italia

98 milioni di euro per la promozione del vino nei Paesi terzi

Introdotto un tariffario per cinque mercati strategici e nuove regole di flessibilità operativa permettono di adattare le attività promozionali alle specificità di ogni mercato

17 maggio 2025 | 10:00

Italia

Al Foro Italico l'olio extravergine di oliva IGP Toscano è protagonista

Agli Internazionali di tennis di Roma l'olio IGP Toscano è nel ristorante del Foto Italico. Un’occasione eccezionale per rilanciare e ribadire l’indissolubile legame tra performance agonistica e dieta mediterranea

17 maggio 2025 | 09:00

Italia

Più reddito all'olivicoltura italiana grazie alla sostenibilità

Solo il 10-15% viene dall’oliva, il resto va sprecato. Non è più sostenibile da nessun punto di vista, né ambientale né economico. In Italia molte superfici olivicole sono abbandonate. I veri imprenditori agricoli sono pochi

16 maggio 2025 | 10:00

Italia

Olio Dop Monte Etna: Qualità del prodotto e valore del Territorio

Ottime premesse dalla fioritura per l'olivo siciliano e della Dop Monte Etna. Ora si riparta con un piano Olivicolo Regionale che affronti le criticità ed esalti le potenzialità esistenti

15 maggio 2025 | 13:00

Italia

In crescita la produzione di grano duro italiano nel 2025

Le produzioni di grano duro a livello mondiale quest’anno sono globalmente previste in leggero calo per via di minori raccolti nei Paesi esportatori, in particolare in Nord America

15 maggio 2025 | 10:00