Italia
In crescita la produzione di grano duro italiano nel 2025

Le produzioni di grano duro a livello mondiale quest’anno sono globalmente previste in leggero calo per via di minori raccolti nei Paesi esportatori, in particolare in Nord America
15 maggio 2025 | 10:00 | C. S.
La produzione nazionale di grano duro, per l’annata agraria 2024-2025, è stimata in oltre 4,2 milioni di tonnellate, un dato superiore di circa il 20% rispetto al 2024 e del 12% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. L’aumento della produzione è legato sia all’espansione delle superfici coltivate, che sono in crescita del 9,5% a livello nazionale secondo i dati Istat (1,28 milioni di ettari rispetto ad 1,17 dello scorso anno), sia alle condizioni particolarmente favorevoli in Sicilia, Basilicata e parte della Puglia. Sono le prime previsioni sulla produzione di grano duro italiana presentate oggi a Foggia, nell’ambito dell’edizione 2025 dei Durum Days, organizzata e promossa da Assosementi, Cia – Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food, con il contributo tecnico di Crea e Areté, il patrocinio della SIGA - Società Italiana Genetica Agraria e la partecipazione in veste di sponsor di Corteva Agriscience e di Syngenta.
Ecco in dettaglio la situazione dei principali bacini produttivi italiani, illustrata dal Crea: nel Centro-Nord le semine di grano duro hanno subito ritardi a causa delle abbondanti piogge. In alcune aree, i ristagni idrici hanno reso difficili anche le successive pratiche agronomiche. Anche al Sud, le operazioni di semina sono state ritardate, in questo caso per la mancanza di pioggia nel mese di novembre. Nonostante le temperature invernali sopra la media abbiano accelerato il ciclo fenologico, le precipitazioni regolari hanno favorito la crescita delle colture. L’andamento meteorologico delle prossime settimane rappresenta tuttavia ancora un’incognita: piogge intense o eccessiva umidità potrebbero compromettere lo stato fitosanitario della coltura, sia al Centro-Nord che al Sud, con possibili effetti negativi sulla resa finale.
Rispetto al quadro internazionale, delineato dagli analisti di Areté, dopo l'aumento dello scorso anno, le produzioni di grano duro a livello mondiale quest’anno sono globalmente previste in leggero calo per via di minori raccolti nei Paesi esportatori, in particolare in Nord America (Canada -7%, Stati Uniti -9%, Messico -78%), che non sarebbero compensati dalle maggiori produzioni nei Paesi importatori (UE +10%, Nord Africa +15%). La prospettiva di una maggiore produzione europea limita la possibilità di tensioni sui prezzi italiani. Tuttavia, il calo produttivo nei Paesi esportatori, unito a scorte mondiali ancora ridotte, renderebbe il mercato vulnerabile a potenziali ondate di volatilità rialzista nel caso in cui i raccolti dei Paesi importatori risultassero inferiori alle attese.
Potrebbero interessarti
Italia
Florovivaismo a Pescia, tra sfide e opportunità, per istituzioni e ricerca, filiera e territorio e innovazione

I fiori eduli sono sempre più apprezzati dai consumatori, rappresentando una nicchia in forte espansione, che unisce la sicurezza a tavola, le proprietà benefiche per salute e benessere e la sostenibilità delle coltivazioni
01 luglio 2025 | 09:00
Italia
Il vino simbolo di rispetto per la terra e chi la lavora

All'assemblea Assoenologi l’ex calciatore Andrea Barzagli ha raccontato il proprio legame personale con il vino e ha sottolineato il rapporto “misurato” degli sportivi con una attenzione crescente verso un consumo moderato e consapevole
28 giugno 2025 | 09:00
Italia
Anche prodotti a denominazione di origine per gli indigenti: 50 milioni di euro stanziai

Lo stanziamento di 54,9 milioni di euro servirà all'acquisto di un paniere di prodotti alimentari da filiera italiana che saranno poi distribuiti in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore
25 giugno 2025 | 16:00
Italia
Xylella fastidiosa arriva a Bisceglie: quattro olivi colpiti

E' in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidios. La Regione Puglia ha programmato un'attività di sorveglianza rafforzata dell'area di 400 metri attorno alla zona infetta per verificare la presenza di altre piante infette
25 giugno 2025 | 13:00
Italia
Horeca: ecco perchè è strategico per il sistema agroalimentare nazionale

La Distribuzione Ho.Re.Ca. conta circa 3.400 imprese attive e nel 2024 ha generato 2,7 miliardi di Valore Aggiunto. I consumi alimentari, in casa e fuori casa, appaiono stagnanti da più di un decennio. Rilanciare i consumi fuori casa è sinonimo di crescita e di sviluppo sociale
25 giugno 2025 | 09:00
Italia
Salvaguardare il valore aggiunto dell’olio di oliva italiano: il prezzo non deve calare

L’olio extravergine di oliva italiano non si deve confondere con l’olio commodity e la ricerca dei volumi a tutti i costi è la ricetta sbagliata per promuovere il 100% italiano. Intervista con il presidente di Unaprol, David Granieri
24 giugno 2025 | 12:55